Incidente mortale sulla SS115: il ciclista procedeva privo di luci

La bicicletta del giovane di origine maliana investito e ucciso sabato scorso, intorno alle 23, sulla SS 115, nei pressi della frazione di Xitta, da una giovane alla guida di una i10 Hyundai, non era dotata di luci, né il ragazzo indossava un giacchino catarifrangente. Lo afferma il comandante della Polizia Municipale di Trapani, Mario Bosco, da noi sentito stamane sulla tragica vicenda. Le voci che si sono diffuse in queste ore sui social, quindi, non trovano conferma ufficiale da chi ha effettuato i rilievi.

I due mezzi, sottoposti già nell’immediatezza a sequestro, saranno a breve esaminati nell’ambito della indagine per omicidio stradale aperta dalla Procura di Trapani a carico della giovane che, da sabato sera, si trova in stato di arresto, ai domiciliari.

È confermato che sul posto non sono stati riscontrati segni di frenata e che la ragazza, ancora un’ora dopo il fatto, avesse un tasso alcolemico di 1,8 g/l. Proprio questo elemento, unito alla circostanza che l’incidente mortale è avvenuto dopo le ore 22 e che la giovane avesse conseguito la patente da meno di un anno (luglio 2018), è stato decisivo per l’applicazione del provvedimento restrittivo.

La salma di Ousmane Kone – che è stato tamponato dalla vettura e, dopo aver sbattuto sul cofano e sul parabrezza dell’auto, è stato sbalzato in un canneto al margine della strada – si trova ancora all’obitorio del Cimitero comunale di Trapani. Già ieri alcuni migranti, suoi amici, si erano presentati per rendergli omaggio. Il 22enne era di religione musulmana. Si attende l’arrivo di un fratello, che sarebbe stato rintracciato in Francia tramite il Consolato, per capire se il giovane sarà sepolto a Trapani o portato nel suo Paese di origine.
Sul corpo, dopo l’ispezione del medico legale, non è stata disposta autopsia data la evidente causa di morte.