Rinviata al prossimo 29 gennaio, per difetto di notifica, l’udienza prevista oggi al Tribunale di Trapani sulla richiesta di rinvio a giudizio di alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale di Airgest, dei direttori, dei presidenti e vice presidenti pro tempore della società di gestione del “Vincenzo Florio” di Trapani per i periodi di propria competenza.
Malversazione e falso nella gestione di Airgest, queste le ipotesi di reato per le quali la Procura trapanese aveva notificato, nel gennaio di quest’anno, gli avvisi di conclusione delle indagini a Salvatore Castiglione, Franco Giudice, Salvatore Ombra (gestione precedente), Paolo Angius, Fabrizio Bignardelli, Vittorio Fanti, Giuseppe Russo, Giancarlo Guarrera, Luciana Giammanco, Letteria Dinaro, Michele Angelo Maggio, Antonino Di Liberti, Antonio Lima, Antonino Galfano.
Come aveva dichiarato Paolo Angius, allora presidente del CdA di Airgest, “l’indagine riguarda un tema di interpretazione tecnica, gli interventi dell’Airgest con Ryanair erano di puro marketing e fino al 2015 venivano ripartiti nel quinquennio. Nel 2016 ci fu il cambio della normativa e, da quel momento, l’intero costo iniziò a gravare su un unico bilancio. Ovviamente, nel tempo, abbiamo concordato tutte le scelte con i soci privati e con i soci pubblici”.
Come è noto il 99,96% delle quote dell’Airgest è detenuto dalla Regione Siciliana ma, nel periodo esaminato dai magistrati della Procura trapanese, il 49% della società era di proprietà di alcune società private mentre il 51% era in capo alla Regione.
Lo scorso 21 ottobre i deputati regionali del Movimento Cinque Stelle, Valentina Palmeri e Sergio Tancredi, avevano chiesto di conoscere la posizione del governo regionale sulla vicenda e se il presidente Musumeci intendesse costituirsi parte civile.
L’inchiesta della Procura trapanese è nata proprio da un esposto del Movimento 5 Stelle e l’attuale presidente di Airgest, Salvatore Ombra, si era detto “tanto basito quanto sereno per l’incongruità e l’infondatezza delle contestazioni che ci sono state mosse. Non c’è stato nessun tipo di utilizzo distorto o dubbio di denaro pubblico – aveva sottolineato – si è trattato solo di un fatto meramente tecnico di imputazione di poste in bilancio”.
Ombra si era anche detto “stupito e amareggiato” nell’apprendere che “il Movimento 5 Stelle, nelle stesse persone che in quarta commissione hanno pubblicamente rivolto un plauso all’attività da me finora svolta, stanno sollecitando vibratamene la costituzione di parte civile dell’amministrazione regionale”.
E proprio a proposito di parti civili, nel procedimento trapanese le uniche a costituirsi, tra i tanti soggetti intitolati, eventualmente, a farlo, sono state le amministrazioni comunali di Castelvetrano e di Pantelleria, entrambe attualmente a guida pentastellata.
I due Comuni, inoltre, sono tra quelli che non hanno onorato, pur avendolo a suo tempo sottoscritto, i pagamenti previsti dall’accordo di co-marketing con Ryanair che portò al boom di voli e di presenze turistiche al “Vincenzo Florio” di Birgi.
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