A seguito del grave incendio che ha distrutto il campo migranti presso l’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte” di Castelvetrano, provocando la morte di un uomo, e alla riunione svoltasi ieri alla Prefettura, è stato deciso, come soluzione temporanea, di alloggiare i lavoratori che erano già presenti all’interno dell’insediamento abusivo – si parla di circa 300 persone – in una palestra di Castelvetrano.
La struttura sportiva sarà attrezzata a cura del Comune con la collaborazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica, e della Croce Rossa per la fornitura di sacchi a pelo. La CRI ha, inoltre, avviato contatti con l’Amministrazione comunale di Campobello di Mazara per la fornitura di un adeguato numero di tende da collocarsi presso l’ex oleificio “Fontane d’Oro”, struttura confiscata alla mafia.
È attesa per la prossima settimana, infatti, la collocazione dei moduli abitativi forniti a titolo gratuito da UNHCR nell’attesa della realizzazione dei progetti già condivisi e finanziati dal Dipartimento delle Libertà Civili e dell’Immigrazione del Ministero dell’Interno.
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