“Che la sindaca di Erice senta la necessità di dotarsi di un portavoce, invece di proseguire nelle sue esternazioni a mezzo comunicati stampa da lei stessa firmati, non solo è previsto dalla legge ma le evita, così, di incorrere in violazioni di legge”.
Il segretario provinciale di Assostampa, Vito Orlando, interviene sull’iniziativa della prima cittadina di emanare, lo scorso 15 novembre, un avviso pubblico per il conferimento di un incarico a tempo parziale per “l’espletamento delle funzioni di portavoce di cui all’art. 7 della L. 150/2000 presso l’ufficio di Staff del Sindaco”.
Oltre un anno fa la Segreteria del sindacato dei giornalisti aveva inviato a tutte le amministrazioni locali della provincia di Trapani una nota con la quale si invitava a regolarizzare l’attività di comunicazione individuando, secondo legge, le apposite figure professionali. Una nota che era stata poi condivisa e rilanciata anche dalla Segreteria regionale di Assostampa.
Nel caso dei “portavoce del sindaco”, pur trattandosi di incarico fiduciario, questo va conferito in osservanza del fondamentale principio di trasparenza che deve connotare l’attività dell’Amministrazione pubblica.
Tornando ad Erice il segretario Orlando prosegue: “Nell’avviso pubblico vengono esemplificati i compiti che questa figura professionale dovrà svolgere: Gestione e coordinamento dei processi di comunicazione esterna ed interna in relazione ai fabbisogni dell’utenza ed agli obiettivi dell’amministrazione, definizione di procedure interne per la comunicazione istituzionale, gestione degli eventi istituzionali, raccordo dei processi di gestione dei siti internet, nonché delle comunicazioni digitali WEB e social, anche nell’ottica dell’attuazione delle disposizioni in materia di trasparenza e della comunicazione esterna dei servizi erogati dall’Amministrazione e del loro funzionamento, redazione e trasmissione dei comunicati stampa, rassegna stampa giornaliera, pianificazione strategie di pubblicità istituzionale per la divulgazione dell’attività amministrativa dell’ente”.
Un lungo elenco di attività che non sono proprie del “portavoce” ma dell’ufficio stampa, disciplinato dall’articolo 9 della legge 150/200 e, ancor di più, dalla direttiva 7 febbraio 2002 della Presidenza del Consiglio dei Ministri “Attività di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”, per il quale “il portavoce, a differenza dell’ufficio stampa, sviluppa un’attività di relazioni con gli organi di informazione in stretto collegamento e alle dipendenze del vertice pro tempore delle amministrazioni”.
Secondo Assostampa, quindi, “sarebbe bene che l’amministrazione ericina ritirasse l’avviso modificando i compiti del portavoce secondo le previsioni, e contemporaneamente indicesse un concorso pubblico, unica via per l’istituzione dell’addetto stampa, figura professionale a cui, in via esclusiva, è affidata la funzione di gestire le attività di comunicazione e informazione dell’attività amministrativa di un ente pubblico”.
Il segretario provinciale Orlando si dice anche “in attesa che la giunta del Comune di Trapani dia seguito alla mozione, approvata dal Consiglio comunale lo scorso marzo, che ‘impegna l’amministrazione a dotarsi di un ufficio stampa da affidare ad un giornalista iscritto all’Ordine’. Ufficio stampa, è scritto nella mozione, non portavoce”.
Quindi, anche in questo caso, avviando la procedura concorsuale pubblica secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.