TRAPANI. È stato ufficialmente inaugurato l’anno accademico presso il Polo territoriale di Trapani. Numerosa attenzione quest’anno è stato rivolto verso il corso di laurea triennale di enologia che diventa, per il primo anno, a numero aperto.
A sottolineare l’importanza che questo corso ha, con la correlazione del territorio, è stata Josè Rallo, che gestisce con il fratello Antonio l’azienda Donnafugata fondata dai genitori. «Complessivamente – ha spiegato – l’agricoltura siciliana muove un giro d’affari di oltre 4 miliardi di euro e rappresenta tra il 9 ed il 10% del Pil regionale e un ruolo molto importante è certamente quello della vite e del vino: la Sicilia è infatti la regione con la maggiore superfice di vigneto del paese, 97 mila ettari».
L’imprenditrice ha aggiunto che la sfida dei prossimi anni deve essere «creare sempre più valore, anche lungo la filiera: far crescere il reddito delle aziende e dei viticultori. Molte di queste aziende familiari hanno positivamente affrontato il passaggio generazionale e dato responsabilità alle donne. Oggi la Sicilia del vino di qualità è giovane e si tinge di rosa più di molte altre regioni italiane».
Confermati i corsi di studi magistrale in “Giurisprudenza”, presente dalle origini del Polo nel 1991, “Consulente Giuridico di impresa” e “Scienze del turismo”.
Scompare quello di “Architettura e Ambiente costruito” che in due anni ha avuto poche richieste. Buone, invece, le possibilità di vedere tornare a Trapani il corso di “Biologia Marina”.
«Siamo disponibili per Biologia Marina – afferma il presidente del Polo Ignazio Giacona -, nella misura in cui viene richiesto dal territorio, dagli studenti e dai rappresentati delle istituzioni come i sindaci. Il contributo, e le idee, di questi ultimi per noi è indispensabile. L’università – dichiara – deve mantenere uno standard qualitativo alto. Qualora non vedessimo un interesse da parte dei Comuni, soprattutto quelli più vicini, noi ci poniamo in discussione e dobbiamo riflettere. In qualche piccola misura cerchiamo di attirare persone da territori lontani (come per esempio con la specialistica di Enologia). A noi interessa l’ampliamento degli orizzonti – continua Giacona -, le barriere sono dei recinti da non prendere in considerazione: Palermo, Trapani, Marsala, siamo tutti nella stessa realtà economica sociale. L’Erasmus è un canale super collaudato, ci piacerebbe ricevere un supporto economico per gli studenti».