Milano, 1969. Sono anni difficili, era l’inizio di un qualcosa che, per troppo tempo, ha squarciato l’Italia. L’attentato di Piazza Fontana, cambiò l’Italia. Fu la prima bomba che fece capire che qualcosa non andava. E di questo ci racconta lo scrittore e giornalista trapanese Marco Rizzo, autore dei best seller “Salvezza” e “…a casa nostra: Cronaca di Riace”, accompagnato dalla magistrale La Tram (Margherita Tramutoli) nei disegni. “La prima bomba”, edito da Feltrinelli Comics, uscirà il 5 novembre.

Curzio Naso è un ispettore della Buoncostume del commissariato di Milano. Vedovo, con un passato di militanza fascista, tormentato da una figlia ribelle e innamorato della persona sbagliata. Ormai lascia che gli eventi intorno a sé lo travolgano. Ma quando la sua storia personale si intreccia con la grande Storia, Curzio è costretto a rimettersi in gioco. Un gioco oscuro e pericoloso.
«Da giovane ha avuto una militanza fascista – afferma Marco Rizzo – mentre nel 1969 si trova in Polizia. Gli eventi lo travolgeranno e scombussoleranno la sua vita ormai piatta e dedicata quasi interamente al lavoro e alla figlia adolescente, la classica adolescente ribelle, mentre la moglie la moglie non c’è più. Si tratta del punto di vista dell’uomo comune». Marco Rizzo racconta da una prospettiva inedita i mesi che precedettero lo scoppio della bomba di Piazza Fontana. Un fumetto che ha tutti i colori del noir, nei magistrali disegni di La Tram, che unisce pop, vintage e sperimentazioni grafiche. 1969. La minaccia delle stragi di Stato e l’incubo dell’eversione nera incombono sopra una Milano tesa e pronta a esplodere. Una graphic novel dura e coraggiosa, che indaga su Piazza Fontana e su ferite ancora aperte della storia italiana.

Marco Rizzo, giornalista e scrittore, è tra gli autori italiani più rappresentativi nel filone del “graphic journalism”. Per Feltrinelli Comics ha pubblicato due pluripremiati reportage a fumetti, illustrati da Lelio Bonaccorso: “Salvezza”, racconto dell’esperienza a bordo di una nave di soccorso migranti, e “…A casa nostra – Cronaca da Riace”, inchiesta sul sistema di accoglienza. Spesso affiancato da Bonaccorso, ha ricostruito in graphic novel di successo le vite di Peppino Impastato, Che Guevara, Marco Pantani, Jan Karski, Mauro Rostagno e Ilaria Alpi. Rizzo è anche autore di “fiabe di impegno civile” in uso nelle scuole di tutta Italia: La mafia spiegata ai bambini, L’immigrazione spiegata ai bambini e L’ecologia spiegata ai bambini. Ha scritto saggi, inchieste, testi teatrali e un romanzo (Lo scirocco femmina, Laurana) su temi come la lotta alla mafia e al caporalato.
Una scelta coraggiosa, quella di parlare dell’attentato di Piazza Fontana di Milano. «Con Tito Faraci, curatore della collana – spiega il giornalista trapanese -, avevamo in mente da qualche anno l’idea di fare un libro su Ordine Nuovo, sul fascismo in Italia e sul periodo delle stragi. Piazza Fontana è, come dice il libro, la prima bomba. Sebbene ce ne siano state altre prima, è quella che rappresenta un po’ la spietatezza di questo piano, che vedeva anche parti dello Stato coinvolte per scombussolare l’ordine delle cose, scuotere la nazione e provare a imporre una dittatura come già accaduto in altri paesi. Quindi Piazza Fontana ha un valore simbolico e importante perché è l’inizio di una stagione terribile. È anche una delle stragi, uno di quei momenti storici recenti, più scolpite nella mente della memoria collettiva».

Non è la prima volta che Marco Rizzo collabora con La Tram: i due, infatti, avevano già lavorato assieme ne L’ecologia spiegata ai bambini (ed. Becco Giallo, 2017). «”La prima bomba” è disegnato splendidamente da La Tram – dice -, che ha fatto un lavoro pazzesco sull’iconografia dell’epoca, i poster, la propaganda, adattandoli a una narrazione e un’ambientazione non semplice… e la ringrazio pubblicamente per questo impegno straordinario. Ha fatto un lavoro pazzesco perché la scelta semplice sarebbe stato un fumetto Noir in bianco e nero invece ha voluto usare il suo stile, che è uno stile molto versatile, che gioca molto sui colori sulle ambientazioni. Usando questi colori acidi accattivanti che servono anche a mediare un po’ l’iconografia dell’epoca».
La Tram (Margherita Tramutoli) lavora per anni come grafica per la cooperazione internazionale (Unesco, CCIVS France e altre ONG italiane e internazionali) per poi approdare all’illustrazione e al fumetto. Come illustratrice ha collaborato con “Corriere della Sera”, “Il Manifesto”, “Jacobin Italia”, “L’Espresso”, “Linus”. Tra i suoi volumi, illustrati e a fumetti, L’ecologia spiegata ai bambini, Medusa, l’altro volto del mito (DeAgostini), Post Pink (Feltrinelli Comics). Insegna Teoria del colore alla TheSign – Comics & Arts Academy di Firenze.

“La prima bomba” potrebbe lanciare ulteriormente la branca Comics voluta da Feltrinelli e che, sempre di più, sta conquistando fette di mercato e nuovi lettori. Un successo che è spiegato anche da Marco Rizzo. «Io credo che Feltrinelli può contare su dei lettori fidelizzati che sanno di trovarsi davanti a dei progetti di buon di buon livello, come quando incontrano un libro Feltrinelli, una casa editrice prestigiosa e storica. Credo che anche la linea Feltrinelli Comics, che ho contribuito a fondare a suo tempo proprio su invito di Tito Faraci avendo “Salvezza” tra le prime pubblicazioni, mantenga lo spirito dell’editore, anche nei temi scelti. Credo che il marchio Feltrinelli sia una garanzia anche per chi non è un lettore abituale di fumetti – conclude Marco Rizzo -, e magari davanti a libri come questi, metta da parte i pregiudizi e si avvicini con fiducia a questo mondo per scoprire un universo intero: è che quello che ci auguriamo tutti».