E’ tornato in libertà, sabato scorso, Giovanni Maria Picone, il responsabile Area Sud di Energetikambiente, la società che – tra gli altri – gestisce la raccolta differenziata dei rifiuti a Trapani. Lo ha disposto – come riporta la testata online di TeleSud – il gip del Tribunale di Trapani disponendo nei suoi confronti la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Trapani.
Picone si trovava ai domiciliari dopo essere stato arrestato, lo scorso 16 maggio, assieme a Benedetto Cottone, capo cantiere del centro raccolta di Alcamo della società, con l’accusa di traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale. Dall’indagine condotta dai Carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Palermo e coordinata dalla Direzione Distrettuale, competente per questa tipologia di reati, i due avrebbero consentito il sistematico sversamento dei liquami prodotti dai rifiuti organici presso un sito utilizzato come autoparco societario, nel territorio di Partinico, e lì avrebbero sarebbero stati dispersi anche i residui dello spazzamento delle strade, garantendo, così, un significativo ed illecito abbattimento dei costi sostenuti dall’azienda.
Nella stessa operazione furono notificati otto avvisi di garanzia ad altri dipendenti dell’azienda e sequestrati dieci automezzi utilizzati per il servizio di raccolta dei rifiuti.
La misura alternativa al carcere, chiesta dalla pm titolare dell’inchiesta – riporta sempre TeleSud – giunge a pochi giorni dalla scadenza naturale della custodia cautelare in carcere che è di tre mesi, prevista per tale tipologia di reati. Per Picone era stata anche chiesto anche un limite orario alla libera circolazione ma il gip ha ritenuto di accogliere solo quella che impone all’indagato di non uscire fuori dai confini del territorio trapanese.