Ancora una batosta in sede giudiziale per l’Eas, gestore idrico di diversi comuni tra cui Erice, Valderice, Paceco, San Vito Lo Capo e Favignana.
Una donna residente ad Erice aveva ricevuto, nei primi mesi del 2016, una fattura per consumi risalenti agli anni 2010-2011 superiore a 12.000 euro. In un primo momento ha inviato un apposito reclamo al gestore per chiedere di verificare l’esattezza delle misurazioni e segnalando di non aver mai ricevuto una richiesta di pagamento così spropositata per consumi che apparivano presuntivi e forfettari. L’Eas non ha risposto al reclamo ma ha inviato un sollecito di pagamento avvisando che, in caso di inottemperanza, si riservava di agire per il recupero forzoso del credito.
Tramite il suo legale di fiducia, l’avvocato Vincenzo Maltese, che è anche componente dell’Ufficio legale regionale associazione consumatori CODICI, ha impugnato la fattura in questione chiedendo anche l’annullamento di altre due precedenti fatture, per 1000 euro circa, risalenti a consumi 2008 e 2009 pervenute tuttavia già prescritte.
L’Eas si è difesa tramite l’Avvocatura distrettuale di Palermo chiedendo la conferma delle fatture emesse ma il Tribunale di Trapani, nella persona della giudice Monica Stocco, ha accolto le richieste del legale della cittadina ericina “confermando peraltro – commenta l’avvocato Maltese un orientamento già espresso dallo stesso Tribunale, annullando le fatture contestate: quelle 2008 e 2009 per intervenuta prescrizione e quella di 12.000 euro, completamente presuntiva, e condannando Eas al pagamento delle spese processuali”.
“Sul fronte idrico – prosegue il legale – se da un lato siamo ormai soddisfatti delle pronunce di questi anni sia del Tribunale di Trapani che dei Giudici di Pace, sul piano amministrativo preoccupa il decreto del Presidente della Regione di qualche settimana fa che ha posto in liquidazione coatta amministrativa l’Eas. In pratica l’atto finale per la chiusura dell’Ente. Nulla si sa, anche dai Comuni serviti, su chi continuerà a fatturare e chi gestirà la rete idrica comunale”.
In sede di audizione in Commissione Ars Territorio e Ambiente, lo scorso anno, Maltese ricorda di avere “auspicato la continuità nella gestione senza disagi e pregiudizi o interruzioni del servizio di fornitura per le utenze. Dal mio punto di vista continuerò a seguire l’evolversi della questione ma interessa piuttosto – conclude il legale – che il diritto di difesa, di impugnazione e contraddittorio dei cittadini, nei confronti del gestore idrico vecchio o nuovo che sia, non venga leso in alcun modo”.