Il Trapani Calcio non pagherà la FM Service e chiede rettifica stampa a “la Repubblica”

Il Trapani Calcio ha diffidato la redazione di “la Repubblica” chiedendo diritto di replica all’articolo pubblicato oggi dal collega trapanese Fabio Tartamella. Nella nota diffusa dall’ufficio legale della società granata, si legge che “considerata la rilevanza economico-sociale della realtà Trapani Calcio, siamo stati costretti, nostro malgrado, a dare incarico ai legali di avviare tutte le azioni necessarie a tutelare l’immagine della società rispetto alla disinformazione di alcuni articoli di stampa che hanno come unico obiettivo la destabilizzazione di una società e di un team sportivo che, con un duro lavoro quotidiano, stanno cercando di costruire una prospettiva solida e credibile per il calcio siciliano”.

Tutto nasce da un articolo pubblicato questa mattina su Repubblica, edizione di Palermo, dal titolo “Trapani, nessun accordo tra Petroni e De Simone”. Il Trapani Calcio fa sapere che non esiste nessuna incertezza: “Dal 21 giugno 2019 ad oggi – scrive in una nota l’avvocata Anna Rossi – il Trapani Calcio e la nuova proprietà dello stesso hanno sempre e solo risposto con i fatti alle illazioni ed alle vere e proprie invenzioni tese a destabilizzare l’ambiente. Non sono mai state considerate ipotesi di ingresso di nuovi soci e tanto meno prese in considerazione le offerte ricevute per la cessione di nostri calciatori durante il calciomercato e la società ha già dimostrato e continuerà a dimostrare non solo di essere in condizione di onorare tutti i propri impegni relativi alla gestione ordinaria, ma anche di poter provvedere al necessario rafforzamento della squadra”.

“Al centro della questione”, scriveva questa mattina Fabio Tartamella nel suo articolo su Repubblica, “il fatto che la Alivision (facente riferimento a Petroni e società nuova proprietaria del Trapani) abbia pagato solo una delle tre rate da 75 mila euro ciascuna che (fino al complessivo valore di un milione di euro) erano state pattuite per il passaggio delle quote del club. Il prossimo 26 ottobre scadrà la quarta, e se non dovesse corrispondere la seconda rata consecutiva, da contratto, il Trapani tornerebbe nelle mani della FM Service. In sostanza, ieri Petroni avrebbe offerto una cifra di gran lunga inferiore al milione di euro per chiudere la partita e trasferire la totalità delle quote nelle proprie mani. Netto il rifiuto dei legali di De Simone, che hanno invitato la controparte a versare la rata dovuta il prossimo 26 ottobre e poi a ridiscutere. Le due parti si sono lasciate senza trovare un accordo e adesso lo scenario che si apre è totalmente incerto”.

Successivamente, sempre all’interno del suo articolo, Tartamella sottolineava: “Se Alivision verserà la seconda delle quattro rate dovute, si andrà avanti con la querelle e si dovranno attendere gli sviluppi. Se, come sembra che accadrà, invece, Petroni non riuscisse a saldare la prossima rata, si andrà incontro ad una marcia indietro clamorosa e al ritorno del Trapani nelle mani della Fm Service. Una situazione estremamente fluida, nella quale De Simone ha comunque già preso la sua decisione: se il Trapani dovesse tornare nelle sua mani, ne rimarrebbe proprietario solo per i giorni necessari a venderlo. Infatti, la vicenda viene seguita con attenzione da almeno altri due gruppi, che seguirebbero con attenzione lo svolgersi dei fatti”.

Nella nota del Trapani calcio si precisa che Alivision non pagherà altre rate alla FM Service, società che in precedenza era proprietaria del Trapani Calcio facente capo a Maurizio De Simone. “È in corso un giudizio civile promosso da Alivision nei confronti della precedente proprietà, in quanto Alivision, detentrice della totalità del capitale sociale del Trapani Calcio, si ritiene creditrice e non debitrice nei confronti della FM Service ed è solo per questo che non sono stati e non verranno effettuati altri pagamenti a tale società”.

“Ma poiché quanto sopra era stato già chiarito e poiché non corrisponde al vero che vi sia stato un incontro tra consiglieri d’amministrazione del Trapani Calcio e rappresentanti della FM Service – si legge ancora nella nota dell’ufficio legale della società granata – resta da chiedersi perché e chi abbia interesse a destabilizzare l’ambiente in un momento in cui tifosi, squadra e società devono essere uniti per il conseguimento dell’unico obiettivo che conta, ossia il mantenimento della categoria”.

La situazione sembra ingarbugliata. Per vederci più chiaro, domani all’interno della trasmissione Cuore Granata Café, trasmetteremo l’intervista esclusiva al presidente del Trapani Calcio Giorgio Heller. Appuntamento alle 9.00 su Radio Cuore con Nicola Rinaudo e Nicola Conforti a tu per tu col presidente.