Sirene arabe per il Marsala Calcio. L’imprenditore romano ventinovenne di origini tunisine Jihed Gharbi scopre le sue carte e si lancia nella scalata della società azzurra.
“È da quasi un anno che ne parliamo con i miei collaboratori e partner commerciali anche se ancora non abbiamo avuto contatti ufficiali con la proprietà. Il nostro progetto, però, è molto ambizioso sia a livello sportivo, sia a livello cittadino”.
Dietro Gharbi, pronti a una importante sponsorizzazione, ci sarebbe un fondo d’investitori del Golfo Persico, interessati a un progetto calcistico. “Nel caso del Marsala, però, sarei direttamente io in prima persona ad acquisire la società” sottolinea l’imprenditore.
Una scelta di cuore per Jihed Gharbi: “Ho un rapporto speciale con la Sicilia, è una regione che mi piace moltissimo e soprattutto la gente siciliana è speciale: i tifosi sono molto calorosi”.
La scintilla nasce in occasione della partita di cartello di questa stagione, Marsala-Palermo, giocata alla prima di campionato di Serie D al Nino Lombardo Angotta. “Vidi la partita allo stadio e questa tifoseria non merita di soffrire così a livello sportivo. Per un anno l’abbiamo seguita e aspettiamo di capire cosa accadrà”.
Sono state valutate anche altre società della provincia di Trapani e Palermo ma l’obiettivo, ora, è la squadra azzurra che sicuramente non vive un momento positivo. Quindici giorni fa il presidente e proprietario del Marsala Calcio, Domenico Cottone, è stato arrestato (insieme alla moglie) per peculato e abusiva attività finanziaria ed indagati anche per il reato di riciclaggio.
Lunedì scorso, inoltre, il vicepresidente del Marsala, Mimmo Li Causi, ha diffidato Consiglio Federale della Serie D vista la proposta di far retrocedere le ultime 4 squadre di ogni raggruppamento del Campionato. Essendo, al momento, terzultimo, il Marsala sarebbe relegato in Eccellenza.
“La serie al momento sarebbe un problema secondario – continua Jihed Gharbi – perché l’interesse è pluriennale e prevede un progetto di rilancio e valorizzazione per la città. Far conoscere Marsala amplificando il turismo. Il progetto, dal punto di vista sportivo, abbiamo progetti molto importanti. Poche chiacchiere e tanta sostanza. Vogliamo riportare il Marsala tra i professionisti ma senza voler fare promesse: vogliamo creare una mentalità vincente. Sarò in città appena terminerà il blocco dei trasferimenti tra regioni dovuto al coronavirus”.
Una situazione sicuramente in evoluzione.
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