Il maestro Vincenzo Marrone D’Alberti non ci sta: “Il pianoforte va restituito al Comune” [AUDIO]

Abbiamo ascoltato il maestro Vincenzo Marrone D’Alberti sulla questione del pianoforte che era stato acquistato dalla, ormai ex, Provincia regionale trent’anni fa e al quale era stata data una “seconda vita” dal
Comune di Trapani e dal pianista anche con l’organizzazione, lo scorso anno, del festival pianistico “Trapani Piano Festival” ospitato nella “Sala Sodano” di Palazzo D’Alì.
La proprietà del pianoforte è stata rivendicata dal Libero Consorzio comunale di Trapani che ne ha quindi tolto la disponibilità all’amministrazione comunale.

Schiaccia PLAY e ascolta l’intervista al maestro Vincenzo Marrone D’Alberti

Il maestro Marrone D’Alberti, nei giorni scorsi, ha lanciato un appello sulla sua pagina Facebook: “Il pianoforte deve essere restituito – scrive – con grande gioia osservo le immagini di queste bellissime foto dello scorso anno del ‘Trapani Piano Festival’. Più di 1000 spettatori di cui 700 studenti della città di Trapani che hanno vissuto e partecipato con grande felicità ad un evento di importanza culturale e sociale di altissimo livello. Tantissimi ragazzini che per la prima volta nella loro vita entravano in una sala da concerto, in un luogo simbolo delle istituzioni e della politica che io chiamo “La casa del cittadino”, il palazzo del Comune. Giovani che hanno vissuto la grande Musica eseguita da giovani come loro, ascoltando per qualche ora il raro talento dei giovani concertisti invitati da me, come Direttore Artistico del Festival, e dalla preziosa quanto straordinaria organizzazione Voluta fortemente dall’assessora Rosalia d’Alì e dal sindaco Giacomo Tranchida”.

“Proprio adesso avremmo avuto la gioia del secondo anno del Festival – prosegue il musicista trapanese – con un programma straordinario con la partecipazione di grandissimi artisti, ma il Coronavirus ha fermato anche tutte le attività artistiche. Il festival verrà riproposto alla fine di tutta questa triste emergenza”.

Marrone D’Alberti è preoccupato per le sorti dello strumento: “Nessuno sa quale sarà la fine di uno strumento musicale che ha bisogno di continue e ripetute cure. Il pianoforte era stato collocato in una sala appropriata del Palazzo del Comune. La manutenzione era stata attivata da me con la preziosa collaborazione del direttore del Conservatorio Walter Roccaro e grazie anche alla generosità del professore Domenico Di Noto. Adesso il pianoforte dov’è custodito? Chi se ne occupera’? Farà la brutta fine del pianoforte ormai rovinato che è al Villino Nasi (proprietà anche questa del Libero Consorzio e oggi abbandonata) Quando il pianoforte era custodito a Palazzo D’Alì la cura era assicurata”.