Il Libero Consorzio Comunale di Trapani intraprenderà un’azione legale davanti al Tar nei confronti della Regione Siciliana per ottenere la riassegnazione dei fondi concessi ai sensi del comma 4 sexies dell’art.3 della legge regionale 7/2011 e s.m.i. per favorire l’incremento dei flussi turistici dell’aeroporto di Trapani, e non ancora erogati.
Lo ha stabilito il commissario straordinario dell’Ente, Raimondo Cerami, con un provvedimento dello scorso 10 dicembre che autorizza il proprio ufficio legale ad intraprendere l’azione giudiziaria.
Questa – si legge nella nota diffusa alla stampa oggi – è solo l’ultima delle numerose attività istituzionali che, dall’insediamento avvenuto a gennaio 2017, il commissario straordinario ha posto in essere per utilizzare, prima, e recuperare, poi, i fondi assegnati, che ammontano a tre milioni di euro, a ristoro dei danni subiti dal territorio trapanese a seguito della chiusura dell’aeroporto di Trapani – Birgi durante la campagna di guerra in Libia del 2010.
Nonostante il Libero Consorzio, già a marzo 2017, avesse presentato richiesta di autorizzazione per nuove iniziative – ricorda Cerami – tenuto conto che le procedure di gara, avviate con la collaborazione di Airgest, erano andate deserte, seppur celebrate con i criteri fissati dalla Commissione Europea, la Regione Siciliana ha preteso la restituzione delle somme non spese al 31 dicembre 2016, pari a circa due milioni e mezzo di euro”.
Sulla questione il commissario straordinario dell’ex Provincia regionale di Trapani non perde l’occasione per definire “gratuite e pretestuose” le esternazioni del sindaco di Trapani, “con le quali lo stesso ha inteso addebitare a questa gestione commissariale una certa inerzia in ordine al recupero delle somme di cui al ristoro dei danni subiti”.
Cerami si dice “costretto a prendere atto dell’inspiegabile comportamento assunto dal sindaco Tranchida che, dopo la querelle sul Villino Nasi e dopo le critiche sbagliate sulla manutenzione della strada provinciale 21, non perde occasione per polemizzare in modo stucchevole sull’operato del commissario straordinario”.
Il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani conclude auspicando che “l’azione giudiziaria intrapresa possa convincere la Regione a riassegnare i fondi al LCC di Trapani ovvero a restituirli, anche sotto altre forme, al territorio trapanese, che ha sicuramente
bisogno di meno polemiche e più investimenti per favorire lo sviluppo socioeconomico dell’intera area”.