È stato approvato dal Consiglio comunale il PAES (Piano di azione energia sostenibile), che consentirà al Comune di aderire alle iniziative di rilevanza europea attivando politiche ambientali compatibili (la cosiddetta green economy) improntate al contenimento delle emissioni, anche con l’obiettivo di accedere alle specifiche linee di finanziamento previste dal PO FESR 2014-2020 nell’ambito dell’agenda urbana in materia di efficienza energetica che prevedono il PAES come requisito di ammissibilità. Il Piano era stato approvato dalla Giunta di Giacomo Tranchida lo scorso luglio.
Ascolta l’intervista all’assessora Andreana Patti realizzata per il nostro #TrapanìGierre:
“Ci auguriamo che Trapani possa diventare green – afferma l’assessora Andreana Patti -, è stato approvato un piano essenziale, dato che ciò avrebbe dovuto già avvenire anni fa anche perché il PAES è l’espressione del Patto dei sindaci su cui si concentrano tutte le politiche riguardanti l’energia e l’ambiente. È stato fatto in tempi veramente incredibili – continua l’assessora – e di questo devo ringraziare pubblicamente il settore comunale guidato dall’ingegnere Sardo che, in prima persona, si è fatto carico, in soli sette mesi, di affidare un incarico, con gara chiaramente, a questa società che è stata molto professionale e che nei tempi e contrattuali ha consegnato lo studio”.
I dati sono chiari e confortanti. Il Comune di Trapani intende mantenere e migliorare i risultati raggiunti al 2017 con un risparmio annuale di emissioni di CO2 di almeno il 22% rispetto ai valori del 2011, scendendo quindi sotto le 152.975 t di CO2 annuali entro il 2020. La definizione del PAES ha coinvolto diversi settori che partecipano alla caratterizzazione dell’inventario delle emissioni (settore pubblico, residenziale, terziario, trasporti e agricoltura).
“Il piano che ha trovato finalmente approvazione – dice Andreana Patti – e oltre ad avere in sé programmaticamente dei contenuti tecnici importanti per il territorio per la città di Trapani in materia di ambiente ed energie rinnovabili, chiaramente costituisce anche quel requisito di ammissibilità su alcuni finanziamenti europei che erano rimasti bloccati per la necessità, appunto, di dotarsi di questo di questo strumento”.
Particolare attenzione sarà posta alle misure che direttamente il Comune potrà porre in atto e che potranno interessare edifici e impianti di proprietà, strumenti di pianificazione (Norme urbanistiche, Piano della mobilità, Piano dell’illuminazione Pubblica, Acquisti Verdi, ecc.), azioni di informazione, sensibilizzazione e comunicazione.