Si riapre la questione contrattuale dei lavoratori di Energetikambiente. Pare, infatti, che tutti i dipendenti che sano transitati alla ditta milanese, provenienti da un impiego pubblico, abbiamo una tipologia contrattuale diversa rispetto a coloro che invece provengono da altre aziende private.
Energetikambiente gestirà il servizio di raccolta dei rifiuti a Trapani per i prossimi sette anni dopo essersi aggiudicata la gara d’appalto, indetta nel giugno 2017, dalla SRR Trapani Nord e divisa in quattro lotti: Trapani, Marsala, Agro ericino e Alcamo, per un valore totale di 233 milioni di euro. L’ex Aimeri, si è aggiudicata il lotto di Trapani precedendo l’associazione temporanea d’imprese Sager srl-Tech Servizi srl.
Per preservare la forza lavoro locale, dal primo gennaio scorso, 87 dipendenti della Trapani Servizi sono in regime di distacco alla Energetikambiente mentre altri sono arrivati da altre aziende. Secondo il consigliere comunale di Demos, Domenico Ferrante sembrerebbe che l’azienda milanese abbia contrattualizzato in maniera differente i lavoratori.
“La mia è una richiesta d’informazioni al Comune di Trapani – afferma – al momento non ho sicurezze sulla questione e chiedo all’amministrazione di fare chiarezza. Ovviamente io e il consigliere Pellegrino non ci sentiamo di accusare nessuno ma è chiaro che la situazione è abbastanza complessa”. Ferrante ha illustrato in aula i suoi dubbi: “Pare che tutti coloro che erano dipendenti della Trapani Servizi siano stati assunti con un contratto FISE mentre coloro che provengono da aziende private, come per esempio Ecoburgos, sono stati assunti con contratto Multiservizi”.
Ma quale è la differenza? È lo stesso Ferrante da spiegarlo. “Le differenze – continua – sono sia dal punto di vista economico che di valenza. Un padre di famiglia si vede decurtata una somma considerevole. Tenevo a fare questo rilievo all’amministrazione per meglio comprendere se il sentito dire o quello che riusciamo ad apprendere in una materia che non è nostra risponde a verità o meno. Bisogna capire meglio – insiste Ferrante – la dinamica della situazione. A me non piace che una persona debba rivolgersi ad un avvocato per trovare una soluzione alla problematica. Credo – conclude il consigliere di Demos – che la mediazione tra amministrazione pubblica e Energetikambiente possa essere risolutoria andando a guardare bene il contratto”.