Al Comune di Alcamo emanano un bando per “comunicatore pubblico” ma le prove d’esame sono quelle per giornalista pubblico. Lo evidenzia la Segreteria provinciale di Trapani dell’Associazione Siciliana della Stampa.
L’amministrazione comunale alcamese, infatti, ha bandito un “concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo pieno ed indeterminato di n. 15 posti di categoria giuridica D, vari profili professionali”, pubblicato sulla GURS dello scorso 27 dicembre, tra i quali un posto di specialista in comunicazione istituzionale. Per questa figura è previsto esclusivamente il diploma di laurea, vecchio ordinamento, in relazioni pubbliche o scienze della comunicazione o titolo equipollente.
Fin qui nulla di strano, secondo l’Assostampa, visto che nel nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro delle Autonomie locali sono state inserite due nuove figure nella categoria D: lo specialista della comunicazione istituzionale e lo specialista nei rapporti con i media-giornalista pubblico.
Ma, nel caso del Comune di Alcamo, tra le materie specifiche previste per le prove selettive in questo profilo professionale si legge: teorie, tecniche, strumenti dell’Ufficio Stampa e del linguaggio giornalistico; elementi di diritto penale con particolare riferimento ai reati a mezzo stampa; legge 7 giugno 2000, n. 150: “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni”, che disciplina espressamente Uffici stampa e URP. “Quindi – rileva il segretario Vito Orlando – elementi tipici previsti per la figura del giornalista pubblico, senza però prevedere l’obbligatoria iscrizione all’Ordine dei giornalisti, come prevede l’articolo 45 della legge n.69/1963 sulla Stampa”.
“Ci sono allora diversi profili di illegittimità – conclude la nota del sindacato dei giornalisti – per i quali sarebbe il caso, da parte dell’Amministrazione comunale di Alcamo, di ritirare in autotutela il bando, ripubblicandolo correttamente”.