Il Comitato Residenti Centro storico chiede ritiro emendamento sulla movida o nuova ordinanza

Il Comitato Residenti Centro storico ha preso parte con alcuni dei suoi componenti, all’incontro di lunedì scorso tenutosi presso l’aula consiliare, su iniziativa di alcuni consiglieri comunali, con il fine di raggiungere un accordo tra gestori e residenti.

“Le nostre titubanze – affermano i rappresenti del Comitato – si sono dimostrate fondate in quanto con tale incontro non si è arrivati ad una soluzione idonea non solo a consentire ai restanti residenti di poter riposare ma anche a valorizzare adeguatamente il nostro Centro storico che si sta pian piano svuotando, con diversi locali sulla via Garibaldi ormai chiusi. Singolare poi l’assenza per tale circostanza, sia del Sindaco ma soprattutto dell’assessore con delega al Centro Storico, oltre ad alcuni screzi che si sono verificati tra gli stessi consiglieri di maggioranza presenti in aula. Ne prendiamo solamente atto”.

Il Comitato Residenti Centro storico poi snocciola tutti i problemi.

“Alla luce delle recensioni negative di turisti che negli ultimi anni sono stati ospiti delle nostre case vacanze B&B, che lamentano impossibilità a dormire dopo le ore 1.00, lasciando anzitempo le stanze prenotate, si aggiungono anche sporcizia, presenza di deiezioni canine sul basolato delle arterie principali (via Torrearsa e Corso Vittorio Emanuele e strade limitrofe), sacchetti spazzatura spesso riversi sulle strade a causa dei gabbiani, e bottiglie vetro abbandonate agli angoli delle strade, il tutto comprovato da foto che girano sui social. Insomma, non è autorizzando l’impiantistica di diffusione sonora, seppur nei limiti della L. 447 del 1995, che si valorizza il centro storico e quello che una volta era considerato “il salotto di Trapani”, se poi diamo una immagine pessima ai turisti. Pertanto, ritornando alla questione “movida”, noi del Comitato Residenti Centro Storico, riteniamo che l’unica soluzione praticabile resti il ritiro dell’emendamento appena approvato dal Consiglio comunale ovvero una nuova Ordinanza Sindacale. È evidente – conclude – che in caso negativo o d’immobilismo di questa amministrazione, saremo costretti anche noi a valutare il trasferimento in altre parti della città lasciando vuoti gli appartamenti del centro storico. Rimaniamo in attesa delle urgenti determinazioni di questa Amministrazione”.