Il “carrello solidale” e i prezzi ingiustificatamente in rialzo, due facce della stessa medaglia [AUDIO]

Tutto dipenderà da noi. Uscire vivi da questa emergenza è sicuramente il primo obiettivo. Se riusciremo a farlo, indipendentemente da quanto tempo ci impiegheremo, bisognerà constatare, come saremo cambiati noi e le nostre abitudini una volta tornati alla libertà.
Libertà, sì proprio quella libertà che adesso sembra un lontano ricordo.
Ci eravamo così tanto abituati a fare tutto quello che volevamo, ubriacati dal benessere e dalle comodità, che anche limitare i confini della nostra libertà fino a dove iniziava quella degli altri, era diventata una barzelletta.
Molte volte, analizzando i comportamenti dei miei concittadini, prima dell’emergenza coronavirus, rassegnato ho affermato che l’unica regola a cui i trapanesi sono ligi è quella di “ACCUATTRAPPAUNTURCOèSò!”.
Quasi come dire che l’unica regola è che non ci sono regole, praticamente un paradosso perchè sono proprio le regole, condivise e rispettate, che ci rendono liberi!

Nei primi giorni di isolamento infatti, il mio primo cruccio era basato proprio su questa situazione paradossale: “Come faranno i trapanesi a convincersi che adesso ci sono delle regole, delle leggi, delle disposizioni a cui dovranno attenersi e che avranno tutori in toga e divisa che le faranno scrupolosamente rispettare?”.
Pensavo anche “Ma come, non lo sanno i ministri, il governatore, ‘u sinnacu, che qui a Trapani non siamo abituati? potremmo rimandare tutto alla prossima pandemia? nel frattempo capiamo come organizzarci ma continuiamo a fare i nostri comodi, tanto a noi…?”.

Il cruccio, fortunatamente per tutti, è stato solo mio ed è durato meno di un giorno, perché, il popolo trapanese in fondo è fatto da persone perbene. Talmente perbene che preferiscono il quieto vivere all’indignazione. Preferiscono sopportare pazientemente i piccoli soprusi dei pochi furbetti, piuttosto che puntare il dito e denunciarli, come andrebbe fatto ogni volta che qualcuno, per il proprio egoistico interesse, crea nocumento al benessere comune.
Questo accade ed è sempre accaduto in tempi normali, e questo non è un tempo normale!
Giorno dopo giorno, gli onesti cittadini, così come, loro malgrado, anche i furbetti, in questa emergenza, hanno capito che col buonsenso ed i buoni comportamenti riusciremo a venirne fuori, prima o poi!
Ed allora, restiamo a casa! e quando usciamo per fare la spesa, pensiamo a coloro che non possono farlo. Non perché rimangono in casa, ma perché non hanno i soldi per farla. Cercando i generi alimentari di prima necessità sugli scaffali dei supermercati, scegliamo una confezione che ci piacerebbe condividere con una persona cara.
E poi, quel pacco di pasta, quel litro di latte, quel salame e quella caciotta, quel pacco di biscotti, una volta pagata la nostra spesa settimanale che ha riempito il nostro carrello, andiamoli a mettere in un altro carrello. Il carrello solidale che L’amministrazione Comunale insieme con la Croce Rossa hanno allestito nei più frequentati supermercati della città.
Ne abbiamo parlato col vicesindaco di Trapani Vincenzo Abbruscato. Con l’assessore Abbruscato abbiamo anche parlato di scuole ed impianti sportivi.
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Poi, però, torni a casa, controlli lo scontrino e t’accorgi che i conti non tornano.
Oggi, dopo più di dieci giorni di isolamento forzato, addirittura a Palermo i clienti di un noto supermercato si sono rivoltati contro il personale alla cassa ed i funzionari, perchè i prezzi battuti sullo scontrino erano decisamente superiori a quelli indicati sui volantini promozionali distribuiti da quella catena di supermercati.
Insomma, i prezzi stanno aumentando un po’ dappertutto e questo, oltre a non avere alcuna giustificazione, è il primo segnale di una speculazione economica che sta cominciando a svilupparsi a causa di questa psicosi collettiva che sta accompagnando l’emergenza covid-19

Dopo aver ricevuto il comunicato stampa di denuncia, ne abbiamo parlato con l’avv. Vincenzo Maltese dirigente regionale dell’associazione di consumatori Codici e presidente del’Osservatorio per la Legalità.
“Ora che le nuove disposizioni governative ci costringono a non poterci muovere al di fuori del nostro comune di residenza, non possiamo più neanche scegliere di cambiare fornitore se quello più vicino a noi ha aumentato i prezzi. Alcuni commercianti hanno iniziato ad approfittarsene”
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