È arrivata la meritata promozione a primo dirigente della Polizia di Stato per Fabrizio Mustaro, attuale capo della Squadra Mobile di Trapani.
Il suo lavoro, la sua dedizione e la sua professionalità – dimostrati non solo negli anni di servizio a Trapani – hanno trovato riconoscimento nel
provvedimento del Consiglio di Amministrazione per il personale della Polizia di Stato che, nella seduta dello scorso 6 maggio, ha sancito la sua promozione.
Arrivato a Trapani nel marzo 2016, Mustaro, che già vantava un percorso di
lavoro ricco di esperienze professionali intense e poliedriche, ha svolto per oltre quattro anni la sua delicata funzione di capo della Mobile della Questura.
Da bravo sardo ha lavorato in silenzio, senza clamori o pose da “sceriffo”, senza cercare ribalte mediatiche che non fossero quelle “obbligate” dai risultati ottenuti a cui si è, in aderenza alle sue responsabilità, prestato per quanto necessario.
Durante la sua dirigenza alla Mobile ha ottenuto, insieme ai suoi uomini, risultati operativi di primissimo livello mettendo a segno numerose operazioni di contrasto a Cosa nostra e a gruppi dediti al traffico di stupefacenti; da segnalare anche la cattura di importanti latitanti, tra cui Vito Marino, inserito nella lista dei trenta di più elevata caratura criminale del nostro Paese.
Nel novembre del 2019 Fabrizio Mustaro era stato protagonista di una puntata del programma “Commissari, sulle tracce del male”, in onda su Rai 3 in cui aveva ripercorso le fasi di una delicata indagine su un femminicidio avvenuto in Sardegna.
Il neo primo dirigente a breve lascerà la Questura di Trapani per raggiungere la nuova sede di servizio.
A lui va l’augurio del questore Salvatore La Rosa, dei colleghi e dei collaboratori a cui si aggiunge anche il nostro, avendo avuto modo di apprezzare le sue preziose doti professionali oltre che umane.