I pescatori di Mazara del Vallo che lo scorso anno sono rimasti per 108 giorni prigionieri in Libia incontreranno, il prossimo mese di dicembre a Roma, papa Francesco. È stato il vescovo di Mazara, monsignor Domenico Mogavero, a comunicarlo ai familiari durante un incontro avvenuto al palazzo vescovile.
Al momento non è stata ancora resa ufficiale la data dell’appuntamento. I 18 pescatori (8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi) dei pescherecci “Medinea” e “Antartide” furono sequestrati dalle milizie di Haftar mentre si trovavano a circa 38 miglia dalle coste della Cirenaica, in un’area di mare che viene rivendicata unilateralmente come Zona economica esclusiva dalla Libia, e costretti a fare rotta verso il porto di Bengasi.
“In alcuni momenti abbiamo temuto per la nostra vita – raccontò Pietro Marrone, comandante del peschereccio “Medinea” – . Ci hanno trattati da terroristi, rinchiusi in una prigione sottoterra dove ci passavano il cibo al buio e non sapevamo cosa fosse”. La liberazione avvenne il 17 dicembre e i pescatori fecero ritorno a Mazara del Vallo domenica 20 dicembre.
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