Il matrimonio c’è. I due principali Comitati nati a supporto dell’idea di fusione tra Trapani ed Erice fanno fronte comune e si fondono.
“Erice e Trapani per il referendum” e “Vogliamo Trapani ed Erice un solo comune” diventano un’unica entità che, dopo la riunione di lunedì sera, comincia anche a strutturarsi.
Il direttivo dovrebbe essere composto da Salvatore Aleo, che ricoprirà il ruolo di presidente, Giusy Bonomo e Giovanni De Santis vicepresidenti (con quest’ultimo che sarà anche portavoce). Tesoriere l’avvocato Giuseppe Caradonna e segretario organizzativo per le relazioni con le istituzioni Gero Accordo. Inoltre sono stati nominati consiglieri Lory Di Vita, Giovanna Bruno, Ezio Ricevuto e Antonino Licata.
Infine, i garanti saranno Salvatore Alagna, Lelio Brancato, Salvatore Corso, Fausto Garuccio e Giancarlo Pocorrobba.
L’organigramma è comunque in via di definizione in quanto il comitato è aperto all’ingresso di ulteriori realtà organizzate che intendano condividere il progetto. A breve, inoltre, saranno nominati i coordinatori dei tre gruppi di lavoro che provvederanno a definire la stesura del progetto, curandone i profili giuridico, economico e urbanistico.
Insomma, la faccenda si fa decisamente seria e la probabilmente la politica dovrà cominciare ad osservare dettagliatamente cosa questo nuovo comitato proporrà. Le vie sono molteplici: referendum popolare, coinvolgimento dei Consigli comunali, legge all’ARS.
Molti auspicano nell’unione tra i Comune di Trapani ed Erice, tema che ciclicamente viene ripreso. Se ne parlava negli anni 90, se ne parlò nel 2003, fu il cavallo di battaglia di Tonino d’Alì nel 2017.
Le proposte erano contenute in un programma chiamato “le cento idee per fare grande Trapani”. L’aggettivo non è a caso, dal momento che il sogno di d’Alì era l’unione dei Comuni di Trapani ed Erice ma non solo: anche Valderice e Paceco. I quatto comuni darebbero eventualmente vita ad una città da 120 mila abitanti circa. Per ora, il nuovo comitato ha parlato solo di fusione tra Trapani ed Erice.
Alcuni piccoli passi per una “Grande Città” erano già stati fatti attraverso la collaborazione tra le due Amministrazioni (che fino ad ora hanno risposto con molta freddezza all’idea di una fusione): su tutti l’approvazione del PUMS (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile) che i due Comuni hanno redatto in collaborazione.
La discussione è, però, nuovamente riemersa dopo che l’ARS ha dato il via libera alla nascita del venticinquesimo Comune della provincia di Trapani: Misiliscemi. Le frazioni di Fontanasalsa, Guarrato, Rilievo, Locogrande, Marausa, Palma, Salinagrande, Pietretagliate, infatti, lasceranno Trapani. (*FTAR*)
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