Giuseppe Pagoto ha presentato le proprie dimissioni dalla carica di sindaco di Favignana. Pagoto era già stato sospeso dalla Prefettura in base alla legge Severino. Giuseppe Pagoto è indagato per corruzione, peculato, falso ideologico in atti pubblici, frode in pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.
Anche l’assessore Giovanni Sammartano si era dimesso ma con l’atto del sindaco decade tutta la Giunta.
Con le dimissioni del sindaco si applica l’articolo 11 della legge regionale 35 del 1997 che dice che “Le dimissioni presentate dal sindaco diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine dalla loro presentazione al consiglio”.
Il Consiglio rimane in carica fino alle nuove elezioni da effettuarsi nel primo turno elettorale utile.
L’assessore regionale proporrà alla giunta di governo la nomina di un Commissario straordinario finché la Regione non dichiara le nuove elezioni. La prima tornata elettorale utile che per ora è fissata straordinariamente al 4 ottobre, eventuale ballottaggio il 18 ottobre. In provincia voteranno Marsala, Gibellina e Campobello.
Le elezioni sono state rinviate a causa della diffusione del Covid dalla loro scadenza naturale che era maggio/giugno scorso. Di norma, invece, ordinariamente in Sicilia si può votare solo dal 15 aprile al 15 giugno di ogni anno.
È chiaro che gli uffici regionali dovranno ora capire se ci fossero i tempi tecnici per votare a ottobre o se il commissariamento dovrebbe essere più lungo. L’assessore dovrebbe decidere entro la prima quindicina di agosto.