La memoria deve dominare la vita di tutte le persone “affinché diventi un sentimento civico perché se il presente è democrazia e libertà è grazie al passato”, così, oggi il colonnello Massimo Di Pietro, comandante del 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani ha aperto, nella sala conferenze della Caserma “Giannettino” l’incontro con le scolaresche dedicato alla “Giornata della Memoria” delle vittime della Shoah.
La manifestazione era organizzata dalla Prefettura con la collaborazione dell’associazione Co.TU.LEVI di Trapani e dei Bersaglieri. Un evento – come i tanti svoltisi sia in provincia di Trapani sia nell’intero territorio nazionale – per ricordare i milioni di persone – per la stragrande maggioranza ebrei – che persero prima la propria libertà e dignità e poi la vita nei campi di sterminio nazisti.
La “Giornata della Memoria” è stata istituita in Italia nel 2000 per ricordare gli orrori della Shoah affinchè possano essere raccontati per non permettere all’umanità di ripetere le barbarie avvenute durante il Secondo Conflitto mondiale.
Non bisogna mai stancarsi di raccontare quello che è stato perché come scrive Primo Levi “è accaduto e può accadere ancora” e tante persone hanno negato quello che è stato. Molti non sono stati creduti, altri hanno portato la propria testimonianza per far conoscere al mondo la realtà nei campi di sterminio come Jan Karski, esponente della resistenza nazista polacca – oggi la sua storia è una graphic novel di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso – o come Anna Frank con il suo “Diario” dove la giovane ebrea raccontava la sua vita costretta alla clandestinità insieme alla famiglia per sfuggire alle persecuzioni e ai campi di sterminio nazisti.
Ogni anno tutto questo va ricordato e va “celebrato insieme ai giovani perché il ricordo è importante. A questo va aggiunto la sacralità della memoria, il ricordo può svanire ma la memoria no, perché sacra”, queste le parole del prefetto di Trapani Tommaso Ricciardi rivolte ai ragazzi presenti per sottolineare l’importanza di questo giorno.
Alla manifestazione hanno partecipato tanti studenti delle scuole del Trapanese, oltre alle autorità civili, militari e religiose del territorio. I ragazzi hanno ricordato le vittime leggendo brani e presentando alcuni lavori sul tema della Shoah. Particolarmente commovente l’intervento di due studentesse di terza media – Carola e Chiara – che hanno letto e interpretato una testimonianza di due sorelline sopravvissute al campo di sterminio emozionando tutti i presenti.
Al termine degli interventi degli studenti e dei relatori – i professori Giovanna Bertuglia e Salvatore Bongiorno – la fanfara dei 6° Reggimento Bersaglieri ha eseguito alcuni brani tra cui la colonna sonora del film “La vita è bella” e la tradizionale “O sole mio”, canzone scelta per il forte significato: “il sole – ha rimarcato il prefetto – simboleggia la rinascita e la vita e noi oggi ricordiamo quelle persone che l’hanno persa e che non dimentichiamo”
Una vita che continua, anche dopo gli orrori di una società in totale disumanizzazione. A noi il compito di impedire che tali atrocità accadano ancora, senza nasconderci dietro al ricordo del passato per incidere sul futuro.