Una storia di solidarietà, piccola ma che fa bene al cuore, arriva da Salemi, attualmente “zona rossa” e quindi isolata dal resto del territorio trapanese a causa del numero dei contagi da coronavirus.
Una donna che vive a Gibellina, preoccupata per le sorti della gatta che vive nel giardino di un’abitazione di sua proprietà nelle campagne di Salemi, si era rivolta ai Carabinieri per ottenere il permesso di andare a recuperare il felino ma, ovviamente, le è stato risposto di restare nella sua abitazione. A questo punto, preoccupata dalla impossibilità di sfamare il felino come era sua abitudine, ha contattato l’animalista Enrico Rizzi.
Rizzi riferisce di aver contattato nuovamente i Carabinieri per capire come si potesse risolvere il problema e la vicenda – secondo quanto riferisce l’animalista trapanese – si è conclusa con la disponibilità di una vicina di casa di Salemi di dare da mangiare alla gatta con il cibo che le è stato fornito dalla “padrona”.
Nei giorni scorsi l’animalista, nella sua qualità di capo della Segreteria nazionale del PAE, aveva inviato una nota alle Autorità del territorio trapanese sottolineando che, tra i motivi che consentono gli spostamenti dei cittadini, c’è anche la necessità di continuare a prendersi cura di cani e gatti liberi sul territorio che, altrimenti, rischiano di patire la fame o altre problematiche se nessuno si può occupare di loro.