Attenuata la misura cautelare nei confronti di uno degli indagati in relazione al furto della cassaforte custodita negli uffici dell’Anagrafe del Comune di Trapani avvenuto nell’aprile dello scorso anno. In manette, su ordine del Gip, e con l’accusa di ricettazione erano finiti il 35enne Pietro Lipari, posto ai domiciliari, e il 57enne trapanese Ignazio Salerno che, invece, era stato condotto in carcere. Una terza persona, Danilo Sansica, 19 anni, era stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Trapani.
Adesso – come conferma il legale di Salerno, l’avvocato Natale Pietrafitta – l’uomo ha potuto lasciare il carcere ed è stato posto agli arresti domiciliari. La notte del furto i Carabinieri avevano individuato i tre a bordo di un’auto, nei pressi di piazzetta Catito, trovandoli in possesso di una parte della refurtiva: circa 3.500 euro, documenti appartenenti al Comune di Trapani e pacchi di carte di identità in bianco. La cassaforte scassinata era stata ritrovata in un’abitazione diroccata.
Il procedimento è attualmente in fase istruttoria.
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