Guardare al futuro senza dimenticare il passato. Questo l’obiettivo di Fratelli d’Italia che al cineteatro Royal ha si è aperto alla cittadinanza con la manifestazione “Idee per il territorio”. Un incontro trasversale che ha visto sul palco succedersi tanti amministratori come Salvatore Ombra, Giorgio Heller, Fabio Damiani, Giovanni De Santis, Giuseppe Messina, Domenico Marigliano e tante altre personalità che operano sul territorio.
Tanti i sostenitori e tanti i militanti del partito di Giorgia Meloni dove hanno trovato casa gli esponenti della destra storica trapanese. Dalle elezioni amministrative del 2017, la destra a Trapani è quasi annichilita. Quasi azzerata. Eppure, soprattutto a livello nazionale è più che mai viva (anche se all’opposizione).
Una nuova partenza quindi come sottolinea anche l’onorevole Michele Rallo. “Questa è un’operazione di lancio, stiamo cominciando a lavorare per il futuro. Credo che manifestazioni come queste siano un buon punto di partenza. Il tessuto sociale e politico trapanese non è cambiato, la destra può tornare forte come negli anni 80 e 90. Sono mutate situazioni contingenti che hanno portato all’evaporazione delle vecchie forze di destra e adesso siamo nella fase della ricostruzione. Quelli della vecchia guardia ci sono sempre, poi però, ci sono anche i giovani ma anche forze nuove che guardano con interesse alle nostre posizioni”.
E il futuro di Fratelli d’Italia per ora è rappresentato dal coordinatore provinciale Maurizio Miceli. Una differenza d’età con Rallo evidente, ma un pensiero comune: “La destra a Trapani c’è sempre stata”.
“Abbiamo attraversato – dice Miceli – una fase interlocutoria a livello nazione dove Alleanza Nazionale andò al governo, poi inevitabilmente ci fa un calo quando iniziarono i governi tecnocratici e si sfaldò il rapporto tra vertici nazionali e i territori. Ma gli uomini sono rimasti, Michele Rallo ne è un esempio”.
Lo stile, secondo Miceli, rimanda al passato. “Come fu con Alleanza Nazionale, la destra tradizione e quindi Fratelli d’Italia è un partito inclusivo, un partito del territorio che ha una vocazione nazionale. In questi termini stiamo proseguendo il nostro lavoro. Oggi ci siamo aperti alla cittadinanza e abbiamo cercato di raccogliere interventi delle personalità più significative nei settori principali della giustizia, della sanità, dello sport che sono strutture che consentono inevitabilmente di portare un territorio alla crescita”.
E riguardo l’amministrazione della città Maurizio Miceli è chiaro e diretto.
“Noi per scelta in questa manifestazione abbiamo deciso di parlare solo di proposte e non di criticare l’operato di questa amministrazione. È chiaro che siamo all’opposizione e lo abbiamo dichiarato fin da subito. Ci sono purtroppo dei servizi amministrativi che non vanno nonostante sbandieramenti da parte del sindaco, spesso con la sindrome di essere il deus ex machina, e che in realtà si è rivelato peggiore anche di chi l’ha preceduto. C’è una maggioranza di sinistra mascherata in civismo e noi con la sinistra non amministriamo per ragioni ideologiche e identità. Ci candidiamo con gli altri amici del centrodestra quale alternativa a questa amministrazione per rilanciare Trapani, Erice e l’intera provincia”.