Un “grido dall’allarme” è stato lanciato dal responsabile territoriale della UilCom Francesco Silvano preoccupato che il lavoro agile possa diventare obbligo per legge.
“Per il sindacato e per i lavoratori è fondamentale assicurarsi, nel rispetto delle norme e della sicurezza sanitaria prevista per il COVID-19, l’attività dentro i luoghi di lavoro aziendali ma laddove non è possibile garantire le misure di sicurezza, previste per la pandemia, per tutti deve essere ovviamente favorita la possibilità di lavorare, per un tempo definito, in smart working”.
“Gli unici a beneficiarne – continua il sindacalista – nel lungo periodo saranno i datori del lavoro. Chiedo alle strutture confederali di esporsi con determinazione e pretendere dal Governo un tavolo permanente per favorire delle linee guida al fine di determinare scelte che salvaguardi il lavoratore”.