Informazione o speculazione?
Un’entrata in scivolata a piedi uniti. Un intervento in gioco pericoloso. Un uso personale di uno strumento pubblico di comunicazione come la radio.
Giovanni Abate, attaccante del Trapani, notoriamente persona onesta, misurata, persino saggia, stavolta, l’ha fatta proprio fuori dal vaso. Sia chiaro, per noi non esiste nessun caso Abate. Per noi c’è solo il Trapani impegnato nel raggiungimento della salvezza in serie B.
Certo, quella “filippica” a sorpresa (a quanto pare non concordata con nessuno), Abate, avrebbe dovuto e potuto articolarla meglio: evitando, cioè, di generalizzare ma, al contrario, mirare solo al bersaglio, identificandolo con nome e cognome. Avrebbe anche potuto e dovuto, il buon “Giovannino”, a conclusione del suo amaro sfogo, da buon professionista a tutto tondo, restare a colloquiare con il suo interlocutore (il giornalista). Se non altro per una forma di rispetto verso i tifosi. Quelli veri, s’intende. Quelli che non insultano e non offendono. Mai. Quelli che, al massimo, contestano. E invece, no! Dopo essersi – a modo suo – tolto un peso dallo stomaco, ha preferito lasciare la scena, senza contraddittorio. Esattamente come fa un capo di Stato al termine di un suo messaggio alla Nazione.
Le scuse del giocatore, formulate attraverso una lettera, pubblicata il giorno dopo, salvano solo le apparenze. In concreto, però, non cancellano l’ineleganza del gesto. Abate, in altre parole, ha fatto il padrone di casa in casa altrui.
E il rispetto dei ruoli? E’ stato inghiottito dalle nuove tecnologie: la rete, il web. Una sorta di villaggio globale virtuale che risucchia tutto e tutti in un gorgo infernale. Noi, comunque, insieme a pochi altri, ci crediamo ancora nel rispetto dei ruoli; ovvero nel rispetto delle persone. E ogni giorno, in ossequio a questo nostro credo, rispondiamo alle pressioni, alle sollecitazioni, alle provocazioni, solo e soltanto attraverso il nostro lavoro. La nostra è una precisa scelta di campo. In decisa controtendenza alla moda imperante che vede la comunicazione e l’informazione (le due facce della stessa medaglia) finire sempre più spesso nelle mani sbagliate.
Ma non parlavamo di calcio? E allora pensiamo al Trapani. Ed anche a Giovanni Abate che, malgrado qualche inopportuno…colpo di testa, questa maglia granata l’ha sempre onorata.
Nicola Rinaudo
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