L’evasione dalla Casa Circondariale di Trapani del 34enne albanese Luca Leke, avvenuta il 24 giugno dello scorso anno, segna nuovi sviluppi giudiziari per i vertici del carcere: l’ex direttore Renato Persico e il comandante di reparto della Polizia Penitenziaria Giuseppe Romano hanno ricevuto un avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura trapanese. L’ipotesi di reato, nei loro confronti, è quella di procurata evasione.
Il detenuto, che si trovava in uno dei cortili di passeggio per l’ora d’aria, riuscì a scavalcare il muro di cinta e a darsi alla fuga. Dopo due giorni fu rintracciato e arrestato da Carabinieri e Polizia Penitenziaria mentre camminava lungo la linea ferrata nelle campagne di Fulgatore.Leke, che al “Pietro Cerulli” stava scontando una condanna per traffico di droga e furti, era già riuscito ad evadere dal carcere mentre era recluso a Civitavecchia.
Persico e Romano hanno appreso dell’indagine nei loro confronti adesso, dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini. Resta da attendere se a questo seguirà una richiesta di rinvio a giudizio.
Per l’ex direttore si tratta della seconda indagine per un’evasione avvenuta durante il suo incarico: la prima riguarda la fuga di tre detenuti dalla Casa di Reclusione di Favignana avvenuta nel 2017. Anche in quel caso gli evasi furono catturati, dopo cinque giorni, mentre tentavano di impadronirsi di una barca per lasciare l’isola.
Con Persico, in questo caso, è indagata Silvia Lupo, ex comandante della Polizia Penitenziaria del carcere delle Egadi. La prima udienza del processo a loro carico si svolgerà il prossimo 22 luglio.