Si è conclusa oggi a Poggioreale vecchia, nella valle del Belice, l’esercitazione internazionale “Modex Sicily 2019” che ha visto impegnate squadre specializzate nella ricerca e nel soccorso in ambito urbano provenienti da Marocco, Regno Unito, Repubblica Ceca, Francia e Israele.
L’esercitazione – prevista dal 16 al 19 luglio – fa parte delle attività di formazione e prevenzione attraverso cui testare la funzionalità del meccanismo di Protezione Civile Europeo in caso di eventi sismici. Si è trattato di un lavoro di coordinamento che ha visto impegnati, per 48 ore consecutive, 4 team U.S.A.R. (Urban Search and Rescue), che testeranno la capacità di dispiegamento, le abilità raggiunte e l’attitudine a lavorare in squadra e interagire operativamente in caso di calamità.
“La scelta di Poggioreale Antica – ha spiegato Calogero Foti, responsabile del Dipartimento di Protezione civile della Regione Siciliana – non è casuale, ma si può considerare come la prova generale di un più ampio progetto che vede nel centro storico abbandonato della città, lo scenario ideale per la realizzazione del PIA – Poggioreale International Academy – centro di alta formazione nell’ambito delle attività di protezione civile. L’Accademia si pone tra le iniziative di grande profilo volute dal Governo regionale in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’Accademia l’alta formazione specializzando figure professionali qualificate capaci di intervenire con specifiche competenze in occasione di eventi calamitosi”.
In particolare, il progetto prevede la formazione continua in materia di ricerca e soccorso in ambiente urbano (USAR – Urban Search and Rescue), la formazione di tecnici rilevatori del danno, di tecnici specializzati nella messa in sicurezza dei beni culturali, di addestramento e perfezionamento delle unità cinofile.
Il campo scuola è utile anche alla formazione dei volontari il cui apporto è particolarmente prezioso per gli interventi sui territori colpiti da eventi calamitosi. Le attività vengono svolte attivando la massima sinergia con gli uffici dell’amministrazione regionale, in particolare l’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Fiore all’occhiello sarà la realizzazione del “Museo del sisma” dove sarà anche possibile fare esperienza di un terremoto, attraverso particolari macchinari di simulazione. Lo spazio museale, oltre che un luogo della memoria, sarà anche importante per educare i giovani alla comprensione del fenomeno sismico e far conoscere loro i comportamenti da assumere in caso di necessità.
L’esercitazione ha coinvolto anche un equipaggio di volo dell’82° Centro CSAR con l’elicottero HH139A, integrato da unità cinofile, messe a disposizione dalla Protezione Civile, per un totale di 11 operatori di varie nazionalità.
Nell’operazione sono state impegnate circa 200 persone provenienti dai Paesi partecipanti cui si aggiungono le unità di servizio italiane chiamate a fornire la logistica, i figuranti che ricoprono diversi ruoli nello scenario di simulazione del sisma, in particolare quello di “vittime” e di richiedenti soccorso. Tra le presenze qualificanti e particolarmente operative, le squadre del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che contribuiscono anche a rendere più realistica la simulazione e, quindi, più efficace l’esercitazione stessa.
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