Un esemplare di Falco Pecchiaiolo è stato ucciso, ieri pomeriggio, nella zona di San Teodoro, nelle campagne di Masala.
L’abbattimento del volatile è stato segnalato da un cittadino che lo ha trovato. Lo splendido esemplare, ancora vivo, è stato recuperato da un volontario del Wwf e consegnato alla Sala Operativa del Corpo Forestale di Trapani che si è attivata per il trasporto d’urgenza al Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Ficuzza.
“Tutti gli sforzi, però, sono stati inutili perché il falco è spirato sotto gli occhi degli operatori”, riferisce il dirigente del Corpo, Francesco Trapani, che prosegue: “Si tratta di un atto sconsiderato, non ci sono davvero parole”.
Ricordiamo che il rapace – che si nutre di insetti – appartiene ad una specie protetta di cui in Italia è vietata la caccia oramai da oltre 40 anni.
I falchi pecchiaioli vivono solitamente in zone boscose ma vengono spesso avvistati anche in radure o in territori più aperti, al lato di strade o corsi d’acqua. Alla fine della stagione riproduttiva, migrano verso l’Africa centrale o meridionale.
Sulla vicenda si registra anche il commento del presidente del Noita Enrico Rizzi: “Il cittadino – riferisce l’animalista- ha chiesto l’intervento di Polizia e Carabinieri ma nessuno è intervenuto. Nonostante una circolare del Ministero dell’interno chieda alle forze di polizia di fare di tutto per contrastare il bracconaggio, proprio in provincia di Trapani assistiamo all’ennesima indifferenza delle Istituzioni. Informerò il Ministero, il questore, il prefetto e la competente Procura della Repubblica”.
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