“Apprendo con dispiacere, al livello di rapporti personali, del documento firmato dai consiglieri comunali di maggioranza e dalla Giunta ericina, nelle persone di Maria Pia Angileri, Giuseppe Vincenzo Di Marco, Luigi De Vincenzi e Paolo Genco, soprattutto perché da ogni luogo è stata dichiarata la mia estraneità ai fatti tanto che la sottoscritta non risulta neanche indagata”.
Si affida a Facebook Simona Mannina, dopo la durissima nota pubblicata dalla maggioranza di Erice che chiede le sue dimissioni e quelle di Alessandro Manuguerra.
“Mi dispiace a livello personale – scrive la consigliera – perché, seppur avendo posizioni politiche contrapposte, ho sempre avuto con gli stessi un rapporto di cordialità che sfiorava l’amicizia, mia pura illusione e me ne dispiace perché a molti di loro ho confidato di essere in attesa, già al sesto mese di gravidanza, ricevendo dagli stessi abbracci, baci e parole di vicinanza. Sapendo il mio stato e la totale estraneità mi rendo conto che la mia inesperienza non è solo politica ma anche nei rapporti umani, provo profonda indignazione per loro”.
Simona Mannina annuncia di volersi prendere una pausa viste le sue condizioni ma promette denunce non appena sarà chiarita la posizione del padre Vito. “Il mio stato di salute, posto che prima di tutto sono una donna e poi un personaggio politico, mi impone di prendermi qualche giorno di riposo per pensare a me e alla mia creatura ma, certa della estraneità ai fatti anche di mio padre, non appena verrà chiarita la sua posizione, valuterò insieme alla mia famiglia e ai miei legali di chiedere tutti i danni subiti, non solo di immagine ma anche morali. Una cosa è sicura non mi dimetterò perché certa della nostra estraneità e con il tempo molti dovranno chiedermi scusa”.