È durata due ore. La condotta tra il depuratore consortile di Nubia e le pompe di adduzione di via Marsala hanno retto solo due ore dopo la messa in pressione a termine dei lavori davanti il Polo Commerciale “Le Saline”. È inutile sottolineare la frustrazione dei titolari dei negozi che si trovano nuovamente con la via Libica allagata di melma.
Insomma: ci risiamo. Secondo quanto riferito dall’assessore Ninni Romano, la rottura è avvenuta 10 metri più avanti rispetto il cantiere che era stato aperto dopo la spaccatura di mercoledì 27 maggio scorso.
“È una situazione da barzelletta – affermano gli operatori del Polo Commerciale Le Saline -, è un disservizio senza precedenti. Lo scavo è diventato una piscina putrida: in mattinata, invece, sembrava tutto ripristinato. Chiediamo all’Amministrazione di controllare e di accelerare l’iter per una definitiva soluzione. Così, è ingestibile”.
I tempi, ora, si allungano nuovamente. La condotta va svuotata completamente, successivamente il cantiere va ripulito, bisogna trovare la nuova falla (sempre che non sia la stessa sostituita in questi giorni) e aggiustarla. Con buona pace di tutti quelli che pensavano di poter chiudere il cantiere mercoledì sera o giovedì mattina.
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