Emergenza del settore turistico-ricettivo: le richieste dell’amministrazione di Trapani

Otto punti. Il sindaco di Trapani vista l’emergenza del Settore turistico-ricettivo ha prodotto un documento inviato alle massime istituzioni con le richieste, il supporto e i servizi correlati (dalla nautica alla ristorazione).

Consentire riapertura del comparto già dai primi di maggio, anche con eventuali deroghe affidate ai sindaci; apertura della mobilità all’interno della Regione Siciliana anche per motivi di svago e vacanze già a partire dal 15 maggio; consentire da subito le attività della nautica da diporto e della pesca sportiva (importante bacino lavorativo in città); assicurare interventi urgenti (dal bonus locazioni a quelli energetici, al sostegno finanziario per l’accompagnamento e il riavvio delle attività) in favore delle piccole imprese; assegnazione urgente di contributi a fondo perduto per le spese di adeguamento alle norme igienico sanitarie e di sanificazione ambienti e servizi imposte dal governo; garantire la proroga dell’attuale termine di cassa integrazione per il settore; garantire deciso allentamento dei vincoli finanziari ai Comuni per l’impiego delle risorse proprie accantonate da mille vincoli, tanto per investimenti, quanto per servizi in favore della comunità cittadina; assicurare concreto decentramento di risorse ai Comuni, da impiegare senza vincoli burocratici per la spedita gestione di ulteriori aiuti alle piccole imprese.

Questi sono i punti che hanno spinto Tranchida a scrivere nuovamente al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e a tutte le altre istituzioni.

“Le preannunciate manifestazioni nazionali – afferma Tranchida – a difesa delle attività produttive finalizzate a sensibilizzare gli organi istituzionali per un intervento a sostegno della preoccupante crisi del settore turistico-ricettivo e dei servizi correlati (dalla ristorazione alla filiera agro-alimentare, alla nautica etc), trovano maggiore e più fondata ragion d’essere in seno a quelle regioni, come la Sicilia, ed in aree territoriali come quella della provincia di Trapani, che hanno in questa industria il proprio pilastro portante. Ogni giorno ci confrontiamo con le storie e gli sfoghi dei nostri concittadini impegnati nel settore turistico, di chi non ce la fa davvero più. Storie di mutui, debiti, affitti, licenziamenti obbligati e fallimenti, che non possono non preoccupare perché rappresentano ben più di un campanello di allarme”.

L’Amministrazione ha anche predisposto un sistema di aiuti alle piccole realtà imprenditoriali locali, anche in termini di investimenti per la riqualificazione urbana/locale, nella convinzione che ognuno debba fare la sua parte.

“Torniamo e con determinazione a sollecitare il Governo nazionale e quello regionale – che possono finanziare azioni soprattutto nel settore in argomento – ponendo in essere seri provvedimenti ed importanti risorse per salvaguardare il sistema turistico che ad oggi è chiaramente il settore la cui ripartenza appare più danneggiata, vista la evidente compromissione anche della stagione turistica estiva”.