Emergenza coronavirus, firmata convenzione tra Asp e hotel per la quarantena

L’Asp ha firmato la prima convenzione con una struttura alberghiera per l’utilizzo di camere per l’isolamento di pazienti con pochi sintomi, senza necessità di ricovero, risultati positivi a tampone o dimessi dall’ospedale in condizioni stabili ma ancora positivi e per pazienti in assenza di tampone nei quali è stata individuata la necessità clinica di un periodo di quarantena.

Sono due le strutture che si sono offerte: il “Villa Zina Park Hotel” di Custonaci e l’Hotel “Paradise Beach” di Selinunte ma solo la prima ha ottenuto parere positivo.

La relazione del sopralluogo effettuato presso il “Villa Zina Park Hotel” sottolinea che la struttura è dotata di ottantanove camere, su tre livelli, e dispone di due distinti ampi spazi ristorante, che consentono di garantire la distanza di due metri per gli utenti, anche nell’ipotesi di utilizzo di tutte le camere. Il rappresentante legale dell’albergo ha comunicato la disponibilità a fornire agli ospiti la biancheria per la camera, gli asciugamani e i detergenti personali. La struttura, quindi, possiede «pienamente i requisiti per la sua immediata utilizzazione per il soggiorno di soggetti in quarantena, nell’ambito dei provvedimenti volti a fronteggiare l’attuale emergenza Coronavirus».

Diversamente, l’Hotel “Paradise Beach” è stato al momento scartato perché le camere non sarebbero fruibili in breve tempo. Sono in atto,infatti, lavori di ristrutturazione che riguardano gli impianti di climatizzazione e di acqua calda sanitaria della struttura alberghiera.

La convezione tra l’Asp e il “Villa Zina” ha durata di sessanta giorni – eventualmente prorogabili in base alle necessità derivanti dall’andamento epidemiologico – e la stessa prevede la messa a disposizione di quaranta camere. Si tratta di camere singole che saranno pagate 30 euro al giorno, compresa IVA, per quelle effettivamente impegnate. L’Asp si riserva la facoltà di estendere la convenzione per altre camere in caso di aumento del fabbisogno di soggetti da sottoporre a isolamento.