Semaforo verde da parte del Consiglio comunale per ulteriori fondi nel mondo dell’edilizia a supporto degli ecobonus, sismabonus e bonus facciate. L’Amministrazione di Giacomo Tranchida, prendendo spunto anche da un suggerimento della CNA, ha introdotto un progetto di premialità che prevede ulteriori agevolazioni per i cittadini che intendono usufruire delle tre tipologie di intervento edilizio. In aula voto positivo anche di gran parte dell’opposizione.
La premialità prevista dal Comune di Trapani, con somme provenienti dal bilancio comunale, riguarda gli anni 2020 e 2021 e ammonta a 50 mila euro ad anno per la zona A del centro storico (da via Spalti a Torre di Ligny) avente vincolo paesaggistico. Per le rimanenti parti della zona A e per quasi tutto il territorio delle frazioni sono stati previsti ulteriori 100 mila euro ad anno di incentivi.
Il Comune di Trapani, per dare slancio al settore dell’edilizia, ha provveduto a modificare l’articolo 51 della Tosap (curata dall’assessore alle Finanze Fabio Bongiovanni), rinunciando alla riscossione delle spese di istruttoria; esenta, per i primi 60 giorni, dal pagamento i costi per i ponteggi; riduce del 50% il contributo di costruzione per oneri di urbanizzazione per gli anni 2020/21.
Come sostiene l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Pellegrino, che ha curato la stesura del progetto, “questa programmazione va ad integrare le agevolazioni previste nel Decreto Rilancio di Maggio che prevede un superbonus del 110%. L’incentivo dovrebbe partire dal primo luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, e verrà ripartito in cinque quote annuali di pari importo”.
Dovrebbero esserci novità anche sul fronte della cessione del credito. Tutti i contribuenti, e non solo gli incapienti come attualmente previsto per l’ecobonus, avranno la possibilità di reintrodurre lo sconto in fattura, con un nuovo meccanismo diverso da quello disciplinato dal decreto crescita del 2019, modificato con la legge di Bilancio 2020.
Il superbonus fino al 110% dovrebbe interessare anche lavori minori, come interventi alle facciate, installazione di impianti fotovoltaici o la sostituzione di infissi.
Si avrà quindi la trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile. Una piccola boccata di ossigeno per il comparto nella speranza che l’edilizia possa ripartire dopo la crisi.