E già… Niente jazz a Marettimo. L’ amministrazione comunale egadina da sola non basta!

Dopo una entusiasmante tournèe che lo ha visto impegnato con i suoi Ottoni Animati nella Sicilia orientale Alberto Anguzza nella prima mattinata di oggi è costretto a gettare la spugna. E lo fa con questo post lanciato sulla frequentata pagina FB del Marettimo Jazz Festival:

Amiche ed amici di Marettimo e soprattutto amanti di Marettimo questo sarà il secondo anno
⛔️SENZA FESTIVAL⛔️

Coloro che dicevano di crederci hanno preferito stanziare i soldi per altri eventi lasciando fuori quello che stava diventando uno dei fiori all’occhiello dell’isola e di tutto l’arcipelago.
Ci dispiace per le tantissime candidature pervenuteci da ogni parte di Italia e anche da diversi paesi europei ma fin quando l’unico finanziatore sarà il comune non avremo certezza alcuna.
W Il jazz w la musica colta w la nostra isola.

Il direttore artistico
Alberto Anguzza.

Inutile sottolineare il tenore di assoluta delusione dei commenti.
Tra questi anche il mio personale:

Marettimo, la più lontana delle isole Egadi…
Sempre più lontana… Sempre più isolata.
Il jazz in tre anni ha dimostrato come quest’isola avrebbe potuto mantenere una sua selvaggia identità incontaminata dai flussi mordi e fuggi, ma elevata verso quella emancipazione culturale che si addice a quella che è e dovrebbe restare sempre l’isola Sacra del mediterraneo.
Il Marettimo jazz Festival era nato cinque anni fa da una iniziativa tutta nostrana. Nei primi tre anni, con un investimento minimo da parte dell’amministrazione comunale, con quelle cento persone interessate all’evento, che sistematicamente riempivano il cortile dell’oratorio, con artisti nazionali ed internazionali che sgomitavano per potervi partecipare, con tanti giovani musicisti che nel M.J.F. hanno dato significato a tutti i loro sacrifici fatti in nome della musica, dell’arte, della cultura… In tre anni dicevo, di tutto questo, solo col passaparola di chi vi ha partecipato od assistito, il M.J.F. ha dato a Marettimo una fama internazionale ed esclusiva.
Al punto che il quarto anno, resasi conto dell’esistenza dell’isola, un’organizzazione di Milano portò a Marettimo il festival dello Yoga e della ginnastica meditativa, che, chissà perché finiti i soldi, è durata solo un anno. Ed il M.J.F. anche per questo saltò.
Il quinto anno, questo, a quanto pare, dopo aver ospitato il festival del cinema italiano, organizzato da un’agenzia di Roma, i soldi sono finiti e quindi nonostante le promesse dell’amministrazione comunale addio al jazz anche per il 2019.
Finché continueremo a rassegnarci a tutto questo, qui a Trapani e nella sua fantastica provincia non avremo speranze.
Per questo dico viva l’arte, viva la musica, viva il jazz. Viva tutto quello che nascendo e crescendo dal nostro intimo, ci rende umani nel momento in cui riusciamo ad offrirlo agli altri. E soprattutto ci rende permeabili all’accoglienza ed allo scambio di esperienze ed emozioni.
Questa si chiama Cultura ed ha il suo prezzo! Ma, tanti o pochi che siano, i soldi investiti in Cultura, anche se non ti faranno diventare ricco, non saranno MAI soldi sprecati.
Alberto Anguzza non mollare. Tu lo sai io con le mie radio ed il mio amore per la musica ci sono! e una mano te la darò sempre.