Sono 1.600 i telefoni cellulari, e altrettante le SIM, donati da TIM – in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Ministero di Grazia e
Giustizia – agli Istituti Penitenziari italiani per sostenere e
avvicinare i detenuti ai propri familiari in questo periodo di emergenza dovuta alla epidemia da Coronavirus.
L’iniziativa consentirà ai detenuti di poter parlare e realizzare videochiamate con i propri cari, considerata la sospensione delle visite.
Gli apparecchi telefonici e le relative SIM sono stati consegnati al Dipartimento dell’Amministrazione
Penitenziaria ai Provveditorati regionali che, in tempi rapidi, li sta distribuendo nelle carceri del territorio di competenza.
Sono 13 gli apparecchi consegnati alla Casa Circondariale di Trapani dove, lo scorso 11 marzo, alla notizia della sospensione delle visite delle famiglie, i detenuti del reparto Mediterraneo hanno inscenato una protesta riuscendo ad arrivare sul tetto del padiglione e a restarci per alcune ore prima di convincersi, grazie all paziente opera di mediazione del comandante di Reparto della Polizia Penitenziaria, Giuseppe Romano, a rientrare nelle celle.
Ovviamente i cellulari non saranno lasciati a disposizione dei detenuti ma consegnati loro al momento delle telefonate.
La collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia rientra nel più ampio progetto “Operazione Risorgimento Digitale” della compagnia telefonica che, di recente, ha anche sottoscritto un protocollo d’intesa che ha il duplice obiettivo di creare competenze utili al reinserimento nella società dei detenuti e introdotto un piano di formazione rivolto non solo ai detenuti ma anche a tutti i dipendenti del Ministero.