Divieto di dimora confermato per la sindaca di Erice

Confermato dalla gip Caterina
Brignone del Tribunale di Trapani il divieto di dimora nei confronti della sindaca di Erice Daniela Toscano.

La decisione è stata depositata nella tarda mattinata di oggi dopo che, giovedì scorso, si era svolto l’interrogatorio di garanzia. La misura cautelare nei confronti di Toscano – che nel frattempo è stata anche sospesa dalla carica dalla Prefettura in base alla legge Severino – è stata disposta la scorsa settimana nell’ambito dell’indagine che ipotizza nei confronti della prima cittadina i reati di abuso di ufficio, calunnia e diffamazione nella vicenda che riguarda l’autorizzazione concessa nell’estate 2018 alla società Agir dell’imprenditore Savi per adibire un’area privata a parcheggio sul lungomare Dante Alighieri.

Il divieto di dimora era stato già confermato per il fratello della sindaca, Massimo Toscano, consigliere comunale a Trapani, ritenuto dalla Procura socio occulto nella società di Savi. Confermata anche la misura cautelare – divieto di avvicinamento alla persona offesa – per Paolo Rallo, marito della prima cittadina, che è indagato per atti persecutori nei confronti di un imprenditore che con la sua denuncia ha portato alla apertura dell’inchiesta.

I legali dei Toscano e di Rallo – come annunciato nei giorni scorsi – hanno già presentato ricorso al Tribunale del Riesame contro l’ordinanza del gip. Stessa cosa ha fatto anche la Procura che chiede l’annullamento delle tre misure cautelari e in particolare gli arresti domiciliari per la sindaca e suo fratello.

Anche la Procura della Repubblica ha impugnato l’ordinanza cautelare avanti al Tribunale del Riesame affinché vengano disposti gli arresti domiciliari per la sindaca Toscano (e altri) come inizialmente chiesto dal pubblico ministero e non accolto dalla Gip che ha ritenuto di concedere, in base agli elementi presentati, una misura meno pesante.