Dopo i residenti, anche il Coordinamento comunale Diventerà Bellissima Trapani chiede al sindaco maggiori controlli in centro storico.
“Da giorni il nostro centro storico è meta di turisti e famiglie – scrive il Coordinamento comunale Diventerà Bellissima -, per lo più tanti giovani e parenti che per le ferie sono tornati a passare qualche settimana a Trapani tra i propri cari. Ebbene non abbiamo potuto fare a meno di notare che pochissimi tengono la mascherina sul viso, molti sul gomito, in palese violazione dell’ordinanza contingibile e urgente del Presidente della Regione numero 32 del 12 agosto 2020 che ricordiamo, prevede l’obbligo di mascherina nei luoghi aperti senza limitazioni d’orario. Ad Erice sono state elevate invece le prime sanzioni proprio in violazione della già menzionata ordinanza regionale. Inoltre, tantissimi giovani sfrecciano con le biciclette sia su via Garibaldi che in via Torrearsa, in spregio all’ultima ordinanza sindacale vigente del mese di giugno scorso”.
Il Coordinamento comunale Diventerà Bellissima di Trapani sottolinea come gli ultimi dati diffusi dall’ASP provinciale vedono un aumento di contagi da Covid tra i giovani e considerato che “il virus non viene solo con le navi provenienti da Lampedusa, si rende necessario aumentare i controlli per evitare assembramenti e garantire distanziamento tra i giovani nei luoghi di aggregazione (compresi nei ristoranti e pub) ma anche per le piccole strade del centro storico”.
Vengono chiesti, quindi, maggiori controlli attraverso la Polizia Municipale nelle vie del centro, finalizzati al rispetto delle ordinanze vigenti anti Covid sia sindacali che regionali, emesse a tutela della salute pubblica.
“Tali controlli avrebbero l’effetto ovviamente anche di limitare gli schiamazzi notturni oltre la mezzanotte consentendo altresì ai residenti di poter riposare” conclude il gruppo di DB. La palla ora passa nuovamente al Comune e all’Amministrazione guidata da Giacomo Tranchida.
Sempre di più sono i residenti del centro storico di Trapani che lamentano microcriminalità e movida indisciplinata. Il Prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi, ha spiegato perché non è stato possibile, al momento, attivare il protocollo “Strade Sicure” con delle postazioni fisse di forze dell’ordine ed esercito in centro.
“Quello delle movide – ha affermato qualche giorno fa il Prefetto – è un discorso che si palesa ad ogni inizio di estate. In questo momento è più attenzionato per l’effetto collaterale derivato dal Covid-19. Dovremmo educare i nostri ragazzi ad usare i dispositivi di sicurezza. Il nostro target per l’operazione “Strade Sicure” è la vigilanza al centro di permanenza e rimpatrio, che tra l’altro, per ora è in ristrutturazione. Durante il lockdown sono stati presidiati supermercati e strade di Trapani, Salemi (che è stata zona rossa), Marsala, Castelvetrano e Alcamo. Abbiamo poche unità e quei militari, adesso, servono per gestire anche il problema dei migranti e vigilare nei cosiddetti centri Covid per immigrati che devono osservare la quarantena”.
Mancherebbero quindi gli uomini per attivare il protocollo “Strade Sicure”. Il 6° Reggimento Bersaglieri, dallo scorso giugno, è al comando dell’operazione nella Sicilia occidentale. Sono state identificate migliaia di persone e controllati centinaia di veicoli nelle città di Palermo, Agrigento, Trapani, Caltanissetta e nelle rispettive provincie.