Con una missiva inviata al sindaco di Trapani, al Comandante della Polizia Municipale e al Questore di Trapani, le associazioni “Osservatorio per la legalità e per i diritti violati” e “Codici” hanno evidenziato come in centro storico ci sia un continuo disturbo alla quiete pubblica. La lettera delle associazioni rappresentati da Vincenzo Maltese, nasce dopo segnalazione del “Comitato residenti Centro storico di Trapani”, associato e da diversi anni tutelate da l’Osservatorio per la legalità.
«Negli ultimi giorni – scrive Maltese – dal predetto Comitato ci vengono segnalate attività di musica dal vivo con sistemi di amplificazione tali da disturbare la quiete pubblica, perduranti anche oltre l’una di notte e fino agli orari di chiusura dei locali pubblici associati alle emissioni, unitamente ai rumori associati alle stesse attività dei locali e al vociare dei giovani avventori che peraltro creano assembramenti. Più volte segnalato agli Organi competenti le Ordinanze Sindacali tuttora vigenti “vietano il diffondere musica dall’interno all’esterno dei locali, a mezzo di apparecchi di amplificazione sonora. Vietato il collocare all’esterno dei locali pubblici casse acustiche di amplificazione”. Inoltre, secondo l’ Ordinanza n. 70/2015 “l’effettuazione di concertini musicali e piccoli intrattenimenti musicali, negli spazi all’aperto, sia pubblici che privati (…) devono essere segnalate via pec al Comando dei Vigili Urbani almeno 7 giorni prima dell’inizio allegando certificazione di tecnico competente attestante il rispetto dei limiti di rumorosità per l’impiantistica usata come stabiliti dalla legge”.
Per tutto quanto sopra premesso e considerato, a tutela del diritto alla salute e alla quiete pubblica dei residenti, appreso che diversi proprietari di immobili, proprio al fine di trovare riposo nelle ore notturne, hanno deciso di vendere le proprie abitazioni in centro per stabilirsi in altre zone della città, si chiedono accurati controlli da parte degli organi preposti e il rispetto delle prerogative previste dalle leggi e Ordinanze in vigore».
Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, letta la missiva, risponde affermando «Mi dispiace apprendere di questa notizia che mi auguro non sia fondata. Di contro auspico che i cittadini abbiano formalmente segnalato tali disfunzioni oltre ad aver richiesto l’intervento del 112. Assicuro che nei limiti delle competenze comunali continueremo le attività di controllo e monitoraggio».