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“Ci chiediamo come possa questo Distretto Turistico lavorare per promuovere una destinazione turistica che ogni anno, sempre nel periodo estivo, viene devastata dagli incendi”. Questo è il grido dall’allarme lanciato dalla presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, Rosalia D’Alì, con una nota indirizzata al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, all’assessore regionale del Territorio e Ambiente Salvatore Cordaro e all’assessore regionale del Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina e, per conoscenza, alla deputazione regionale della provincia di Trapani.
“A nome del territorio della Sicilia Occidentale – scrive Rosalia d’Alì – , sfregiato in quest’ultimo fine settimana dagli ennesimi devastanti roghi, desidero lanciare una sentita e accorata richiesta di aiuto affinché si possa porre termine a queste scellerate azioni”.
Nel weekend, infatti, al primo accenno di scirocco, con puntualità quasi scientifica, sono stati appiccati diversi incendi che, favoriti dal forte vento proveniente da sud, si sono propagati in una vastissima area, infliggendo un colpo mortale alle bellezze ambientali e naturalistiche di un comprensorio senza eguali.
“La Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, Scopello, San Vito lo Capo, Macari, Bosco Scorace e, in precedenza, Monte Cofano e Montagna Grande hanno subito danni incalcolabili a causa dei roghi che stanno mettendo in ginocchio un territorio già fortemente provato – continua la presidente del Distretto Turistico – e, adesso, depauperato di quanto più bello possa offrire ai siciliani e ai turisti provenienti da ogni parte del mondo”.
Secondo Rosalia d’Alì devastazioni immani come quelle avvenute nei giorni scorsi richiedono un’attività che non può essere soltanto repressiva, ma anche e soprattutto di prevenzione.
“L’aspetto ambientale – afferma – è parte integrante del nostro patrimonio turistico ed è per questo che non abbiamo più intenzione di assistere inermi alla continua profanazione di un territorio che chiede soltanto di lavorare e vivere valorizzando le bellezze uniche che Madre Natura gli ha donato. In conclusione, chiediamo al presidente Musumeci, agli assessori Cordaro e Messina ma, anche, all’intero Governo regionale, che la Regione Siciliana intervenga in modo definitivo, non con azioni estemporanee ma adottando misure concrete ed efficaci per porre fine a questo scempio. Confidiamo – conclude la nota di Rosalia d’Alì – in un Vostro atto d’amore verso questa terra”.
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