Daniela Toscano: cosa avviene in caso di dimissioni della sindaca di Erice

Sono ore confuse dopo che i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani hanno notificato stamane a Daniela Toscano la misura cautelare del divieto di dimora  ad Erice e Trapani in esecuzione dell’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Le ipotesi a Erice sono due: la prima prevede le dimissioni di Daniela Toscano. In questo caso si applica l’articolo 91 dello Statuto del Comune ericino.

“Le dimissioni del sindaco sono depositate nella segreteria comunale o formalizzate in sedute degli organi collegiali. Le dimissioni dalla carica di sindaco sono irrevocabili e definitive e non necessitano di presa d’atto”. In questo caso, poi, si applicherebbe la legge promulgato dall’ARS e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 10 maggio 2018.

“La cessazione dalla carica di sindaco per decadenza, dimissioni, rimozione, morte o impedimento permanente comporta la cessazione dalla carica della rispettiva giunta ma non del rispettivo consiglio, che rimane in carica fino a nuove elezioni da effettuare nel primo turno elettorale utile”.

In caso di dimissioni del sindaco, l’assessore regionale propone alla giunta di governo la nomina di un Commissario straordinario finché la Regione non dichiara le nuove elezioni. Il Consiglio rimane in carica assieme al Commissario fino alla prima tornata elettorale utile che per ora è fissata straordinariamente al 4 ottobre, eventuale ballottaggio il 18 ottobre. In provincia voteranno Marsala Gibellina e Campobello. Le elezioni sono state rinviate a causa della diffusione del Covid dalla loro scadenza naturale che era maggio/giugno scorso. Di norma, invece, ordinariamente in Sicilia si può votare solo dal 15 aprile al 15 giugno di ogni anno. È chiaro che gli uffici regionali dovrebbe prima capire se ci fossero i tempi tecnici o se il commissariamento dovrebbe essere più lungo. Se le eventuali dimissioni non dovessero arrivare in tempi brevi, la situazione sicuramente si complica visto che i tempi sono ristrettissimi per avviare le procedure elettorali (candidature, presentazione liste, raccolte firme certificati, indizione comizi etc etc). In questo caso, l’eventuale commissariamento durerebbe almeno fino a maggio/giugno 2021 in vista delle nuove elezioni.

La seconda ipotesi prevederebbe la scelta di non dimettersi da parte della sindaca Toscano. Non sarebbe il primo caso in Italia in cui il primo cittadino rimanesse sindaco nonostante il divieto di dimora.

In ogni caso, per secondo l’articolo 11 della Legge Severino, cioè il Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità  e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, la sindaca Daniela Toscano sarebbe sospesa dalla carica.

“Sono sospesi di diritto dalle cariche indicate… c) coloro nei cui confronti l’autorita’ giudiziaria ha applicato, con provvedimento non definitivo, una misura di prevenzione in quanto indiziati di appartenere ad una delle associazioni di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159. La sospensione di diritto consegue, altresì, quando è disposta l’applicazione di una delle misure coercitive di cui agli articoli 284, 285 e 286 del codice di procedura penale nonché di cui all’articolo 283, comma 1, del codice di procedura penale, quando il divieto di dimora riguarda la sede dove si svolge il mandato elettorale”. Ora, quindi, la Prefettura dovrà certificare la sospensione con Gianni Mauro, attuale vice sindaco, prenderebbe le funzioni di sindaco.