Blitz a Palazzo D’Alì, ieri pomeriggio intorno alle 18, del presidente del Noita Onlus Enrico Rizzi, accompagnato dal presidente della sezione della Lega nazionale per la difesa del cane Antonino Giorgio e dal volontario Baldo Ferlito, per sollecitare l’amministrazione comunale a risolvere l’ennesima problematica riguardante l’abbandono, in questo caso, di quattro cuccioli di cane a Trapani.
La loro presenza nei pressi di corso Italia, dentro un secchio di plastica, era stata segnalata, fin dalla mattina, da un cittadino con numerose telefonate al Comando della Polizia Municipale di Trapani dal quale hanno, ancora una volta, allargato le braccia di fronte alla situazione.
Al momento, infatti, come abbiamo più volte raccontato, il Comune non dispone di un idoneo servizio di accalappiamento e soccorso di animali randagi sul proprio territorio, dopo la revoca della convenzione alle Guardie per l’Ambiente-Regione Sicilia e due bandi per l’assegnazione del servizio andati deserti. Un terzo è stato pubblicato di recente ma, leggendo i commenti circolati sui social da parte di “addetti ai lavori”, come volontari animalisti e veterinari, parrebbe destinato ad uguale sorte.
La somma messa a disposizione per questa ultima parte dell’anno e per il biennio 2020-21 non risulterebbe congrua, e quindi allettante, a fronte dell’impegnativo servizio richiesto al soggetto affidatario. Nell’ultimo bando, peraltro, è stata inclusa la gestione dell’ambulatorio veterinario di via Tunisi.
L’azione eclatante di Rizzi – che ha anche realizzato una diretta Facebook mentre interloquiva con la capa di Gabinetto del sindaco, oltre a documentare il disservizio ormai perdurante, ha prodotto comunque un risultato. A fronte della disponibilità manifestata, i quattro cuccioli sono stati condotti e ricoverati dagli agenti della Polizia Municipale, almeno per la nottata appena trascorsa, presso l’ambulatorio veterinario “Ingrande e Battaglieri” di Trapani.
Rizzi riferisce di aver più volte provato a contattare telefonicamente l’assessore al ramo Ninni Romano, senza ottenere risposta. La stessa cosa avrebbe fatto la consigliera comunale Garuccio, anch’essa senza esito. La stessa consigliera, peraltro, ha presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale, lo scorso 21 ottobre, chiedendo di provvedere alla individuazione di personale di categoria B da formare come “tecnico accalappiatore di animale randagio” attraverso corsi di formazione dell’Asp e di riproporre il bando per l’affidamento del servizio “modificando alcuni parametri ad eccezione delle precise indicazioni della Regione riguardo i capitolati di appalto” per affiancare il personale comunale nello svolgimento del servizio.
Ci si augura, a questo punto, che la procedura di selezione non vada, contrariamente alle previsioni pessimistiche, ancora una volta deserta e che possa essere individuato, al più presto, il soggetto che gestirà questo importante servizio comunale.
Aggiornamento ore 14
Intanto, già nella mattinata di oggi, si sono verificati altri due casi in cui sarebbe utile l’intervento del Comune. Un cane con collare che si aggirava spaventato tra vetture in transito è stato recuperato da un ausiliare del traffico che ha chiesto invano – riferisce sempre Enrico Rizzi – l’intervento della Polizia Municipale e, non ottenendo supporto, si è recato con l’animale presso il Comando.
Il secondo caso – sempre riferito dal presidente del Noita – è avvenuto nella frazione di Rilievo dove un professionista ha segnalato ai Vigili Urbani un cane legato lungo una strada.