Covid, via libera a vaccinazione per chi è in vacanza in Sicilia

C'è il sì del generale Figliuolo alle Regioni

Via libera alla vaccinazione anti Covid per chi verrà in vacanza in Sicilia, c’è il sì del generale Figliuolo alle Regioni.

«La Conferenza delle Regioni mi ha chiesto la possibilità di essere ancor più flessibile – ha detto il commissario straordinario – e dare la facoltà di fare anche in casi particolari la seconda dose in vacanza. Ho appena firmato la risposta: per la Struttura va bene, ci organizzeremo e faremo gli opportuni bilanciamenti logistici delle dosi. Dal punto di vista dei flussi informativi le procedure sono già state limate, ora le Regioni le dovranno mettere in pratica».

«Non sappiamo ancora quanto ‘durerà’ questo vaccino – ha proseguito Figliuolo – noi ragioniamo come se durasse un anno. Posso dire che abbiamo già opzionato, di concerto con l’Unione Europea, una quantità tale di vaccini, per coprire tutta la popolazione con un ulteriore dose ed anche con una robusta riserva.Per la futura vaccinazione immagino uno spostamento dagli hub a ospedali, medici di base, farmacie, punti vaccinali aziendali».

Soddisfatto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza: «L’ok da parte del commissario Figliuolo alla seconda dose di vaccino anti Covid in vacanza – ha commentato – ci fa davvero piacere. Si tratta dell’ennesima dimostrazione della buona collaborazione tra Regioni e struttura commissariale. Dopo isole minori, comunità montane e classi di età under 50, possiamo dire che la Sicilia ha fatto da apripista. Ora ci metteremo subito al lavoro. Chi viene in Sicilia per l’estate sa che avrà un’opportunità in più».

A livello nazionale, ad oggi, sono già oltre 39 milioni e 300 mila le dosi di vaccino somministrate e gli Italiani che hanno ricevuto la prima dose sono circa 26 milioni, quasi il 48%, con una media di somministrazioni compresa tra il 90 e il 95% delle dosi consegnate.

«Ora abbiamo la possibilità di vaccinare dai 12 anni in su – ha detto il generale Figliuolo – quindi gran parte degli studenti. Infine non è detto che non arrivino ulteriori autorizzazioni per arrivare ai 6 anni. Quindi l’architrave del discorso Scuola, per riaprirla in massima sicurezza in presenza, è quello della vaccinazione, poi continueremo con il tracciamento e il diradamento, per questo all’inizio del prossimo anno scolastico sarà necessaria ancora la mascherina insieme ad ulteriori misure per mitigare i rischi».