NOTA: dopo la stesura di questa analisi, il sindaco di Buseto Palizzolo, Roberto Maiorana, comunica che l’unico paziente affetto da coronavirus della sua città è risultato negativo a due tamponi come da protocollo, quindi guarito. I dati e le grafiche verranno aggiornati nell’analisi di domani 28 Aprile, ad avvenuta comunicazione da parte dell’ASP 9.
Dopo la sosta del 25 Aprile, riprendono i tamponi dell’ASP 9 in provincia di Trapani. Oggi risultano guariti 3 pazienti da coronavirus: 2 ad Alcamo e 1 a Castellammare del Golfo che ritorna a quota zero. Come ormai avviene da diversi giorni, anche oggi assenza di nuovi contagiati in provincia:
Gli attuali contagiati scendono quindi a 78 e i guariti salgono a 40. Questa la rappresentazione grafica dei valori della tabella precedente a esclusione dei casi totali (che troverete più in basso):
I casi totali di coronavirus (attuali positivi + guariti + deceduti) in provincia di Trapani rimangono 123 così suddivisi:
Questa la ripartizione degli stessi per città:
Rimangono 6 i pazienti ricoverati al COVID Hospital di Marsala e nessuno al Sant’Antonio Abate di Trapani.
Con i dati comunicati oggi, la Regione Siciliana restituisce metà degli attuali positivi in provincia di Trapani rimossi ieri (erano stati 36). Infatti oggi si registra un incremento fittizio di 18 pazienti per un totale di 92. Ripetiamo, un incremento fittizio perché questi pazienti non sono mai guariti dal coronavirus: questo dato accerta che, come avevamo scritto ieri, il penultimo comunicato diffuso dalla Regione Siciliana citava dei dati poco realistici.
L’ASP 9 di Trapani ricorda quotidianamente che “La differenza con il dato relativo ai casi positivi riportato dalla Regione Siciliana è data dal calcolo di soggetti indicati inizialmente come residenti sul territorio trapanese, ma da indagine epidemiologica risultati residenti in altre province”.
I dati forniti dalla regione Siciliana ieri, a nostro avviso, non erano congrui e oggi ne è arrivata la conferma. Approfondiremo questo aspetto più avanti, nell’analisi dei dati provinciali. Oggi il numero di attuali positivi in Sicilia ritorna in salita fino a 2.123 (+16 rispetto a ieri quando si erano registrate ben 165 guarigioni):
Da ieri sono stati validati 546 tamponi (-1.307 rispetto a ieri), valore sempre in discesa dal picco del 21 Aprile quando in 24 ore ne erano stati analizzati 3720. Il totale dei tamponi effettuati dall’inizio dei controlli sale a 70.650 e di questi i tamponi i positivi sono stati finora 3.085, con un incremento di 30 nuovi casi nelle ultime 24 ore (ieri l’incremento era stato di 39 nuovi positivi).
A causa del rapporto odierno tra tamponi analizzati e tamponi positivi, la curva della diffusione del coronavirus rimane praticamente stabile rispetto a ieri al 4,37%:
La percentuale tra tamponi positivi e tamponi effettuati nell’arco di una giornata sale leggermente passando da 1,89% a 5,49%:
Questi invece i dati odierni nelle provincie di Trapani e Siracusa (numero attuale con percentuale rispetto ai pazienti a ieri):
Purtroppo i nostri auguri che nella provincia di Siracusa quasi i due terzi dei contagiati di ieri fossero guariti nel giro di 24 ore sono caduti nel vuoto. Beffa nella beffa, oggi gli attuali positivi nella provincia Aretusea aumentano rispetto a due giorni addietro e passano da 96 a 111. Va meglio alla provincia di Trapani che ne ritrova la metà (18) di quelli decurtati ieri. Alla luce dei dati prima riportati, questa la comparazione tra casi totali e casi risolti (guariti + deceduti) per provincia:
Questo il quadro regionale riguardo gli accertamenti effettuati e gli attuali positivi:
Questo il sommario per provincia degli attuali positivi:
L’analisi del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche (DSEAS) dell’Università degli Studi di Palermo ci indica la curva lineare dell’andamento del contagio in Sicilia oltre a due stime: il “tempo di raddoppio”, ovvero il numero medio di giorni impiegati per ottenere il doppio dei contagi, e il R_0 che esprime il numero medio di persone contagiate da una singola persona infetta durante il suo periodo di infettività:
L’indice R_0 in Sicilia rimane allo 0,87.
Questa la grafica riepilogativa del GISLab CNR Unipa:
Aspettiamo un altro assestamento dei dati della regione Siciliana per fornire la solita dettagliata analisi. Vale la pena ricordare che è su questi dati che si baserà la sorveglianza dell’epidemia durante la prossima fase due. Non sono dati utili solo alla stampa per la propria informazione ma anche agli organi scientifici e di governo sui quali determinano le misure da adottare per contrastare il coronavirus. Sarebbe auspicabile che fossero quanto più esatti possibile.
Alla luce dei dati, si può affermare che il picco in Sicilia è stato raggiunto tra il 22 e il 26 marzo. Se malauguratamente la diffusione del virus dovesse nuovamente accelerare fino ai valori di marzo, si parlerebbe di un secondo picco. Bisogna assolutamente adeguarsi alle restrizioni in vigore che, già a breve termine, hanno salvaguardato la Sicilia da scenari più drammatici.
Le previsioni del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche (DSEAS) dell’Università degli Studi di Palermo sulla diffusione del COVID-19 in Sicilia.
AVVERTENZE E LIMITI DELLE PREVISIONI
Qualsiasi previsione implica un grado di incertezza. Nessuno è in grado di prevedere il livello massimo di contagiati e il giorno esatto in cui l’epidemia cesserà. Il nostro studio, basandosi su solidi modelli statistici, fornisce possibili evoluzioni dell’epidemia. Le varie possibilità sono indicate dalle curve in grigio. Col passare del tempo e con nuovi dati sarà possibile ridurre il grado d’incertezza e identificare la curva (fra quelle disponibili) che con più alta probabilità descriverà l’evoluzione dell’epidemia.
Considerato l’enorme impatto che ogni comunicazione sull’epidemia può avere sulla collettività, è importante ribadire e sottolineare che nessun metodo statistico può prevedere con certezza il numero dei contagi delle prossime settimane. Le previsioni possono essere fatte soltanto con un certo grado di indeterminazione e devono essere interpretate con prudenza. Il modello di previsione qui utilizzato (come qualsiasi altro modello statistico) si basa sull’assunzione che l’andamento del tasso di crescita osservato fino ad oggi non subisca importanti variazioni indotte da fattori esterni o da modifiche importanti alle attuali condizioni di osservazione. Il mancato rispetto delle misure di distanziamento sociale, ad esempio, potrebbe essere un fattore chiave nel determinare una perdita di accuratezza nelle stime.
ANDAMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL COVID-19 IN ITALIA
Questi i dati aggiornati ad oggi in Italia:
L’analisi del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche (DSEAS) dell’Università degli Studi di Palermo ci indicala curva lineare dell’andamento del contagio in Sicilia oltre a due stime: il “tempi di raddoppio”, ovvero il numero medio di giorni impiegati per ottenere il doppio dei contagi, e il R_0 che esprime il numero medio di persone contagiate da una singola persona infetta durante il suo periodo di infettività:
Questi i dati al momento della chiusura di questo articolo relativi alle 10 nazioni con il maggior numero di casi totali al mondo:
NOTE:
Ciò che si vuole portare all’attenzione di chi legge è il riepilogo giornaliero dell’andamento del contagio in provincia di Trapani e in Sicilia senza trascurare l’Italia intera e il resto del mondo.
I dati presi in considerazione sono quelli ufficiali forniti dal dal Dipartimento della Protezione Civile, dalla Regione Siciliana e dall’ASP 9 di Trapani.
Le analisi provengono da attendibili fonti quali il laboratorio GIS (nato nel luglio 2003 a seguito del distacco di una unità di ricerca CNR presso il Dipartimento di Rappresentazione dell’Architettura dell’Università degli Studi di Palermo), dal Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche (DSEAS) dell’Università degli Studi di Palermo e dal sito worldometers.info (gestito da una comunità internazionale di sviluppatori, ricercatori e volontari con lo scopo di rendere disponibili al pubblico statistiche di scala mondiale accreditato, tra altri, dalla United Nations Conference on Sustainable Development (Rio+20) e dalla BBC News.
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