Adeguare le tariffe idriche di Trapani a quelle stabilite dal Garante energetico ARERA. Lo chiede, con una nota inviata al Comune e all’Ufficio Acquedotti, Vincenzo Maltese, presidente dell’Osservatorio per la Legalità e componente dell’Ufficio legale regionale dell’associazione di consumatori CODICI.
“E’ bene sapere – spiega Maltese – che l’Authority per l’Energia, Rifiuti e Acqua (ARERA) ha fissato nuove regole per il 2020/2023 con l’obiettivo di programmare gli investimenti e condizionare gli aumenti tariffari alla loro esecuzione, con l’obiettivo di ridurre il divario nel servizio idrico”.
ARERA, dopo un’ampia consultazione con i soggetti interessati – Ministero dell’Ambiente, società, enti d’ambito, consigli di bacino, consorzi, agenzie territoriali, associazioni, osservatori ed enti locali – con la delibera 580/2019/R/IDR del 27 dicembre scorso, ha approvato il Metodo Tariffario Idrico (MTI-3) mantenendo stabilità e certezza nei criteri guida, in continuità con le regole introdotte a partire dal 2012.
Tale delibera si applica a chi, a qualunque titolo, gestisca il servizio idrico sul territorio nazionale (sia che si tratti di aziende che di enti locali), con l’unica esclusione delle province autonome di Trento e Bolzano.
Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13.10.2016, è stato introdotto il cosiddetto “bonus sociale idrico” che serve a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto delle famiglie in condizioni di disagio economico e sociale, consentendo di non pagare un quantitativo minimo di acqua a persona per anno, fissato in 50 litri al giorno a persona (18,25 mc di acqua all’anno), corrispondenti al soddisfacimento dei bisogni essenziali.
“Purtroppo – sottolinea Vincenzo Maltese – l’attuale Regolamento Idrico in vigore per il Comune di Trapani risulta datato, in quanto approvato con delibera del Consiglio Comunale n.10 del 29.01.2007, e non contiene gli adeguamenti tariffari indicati da ARERA, nè la possibilità per i cittadini di richiedere il bonus sociale idrico. Infine, cosa non di poco conto, e così come stiamo facendo per le fatture EAS – in base alle ultime previsioni della Legge di Stabilità 2018, è fatto obbligo, nel caso di richiesta pagamenti per consumi oltre gli ultimi due anni, di avvertire il cittadino della facoltà di eccepirne la prescrizione biennale, compilando ed inviando al gestore idrico un apposito modulo allegato alla fattura/bolletta. In mancanza, comunque, l’utente potrà inviare un reclamo chiedendo l’annullamento della bolletta.
Trapani non può restare indietro e deve adeguarsi. Rimaniamo in attesa di riscontro da parte dell’amministrazione comunale – conclude Maltese – certi che tali indicazioni vengano accolte perchè si tratta di importanti strumenti e adeguamenti a tutela e vantaggio dei cittadini, in particolare per quelli rientranti in una fascia sociale economica più svantaggiata”.
L’istanza è stata inviata, per conoscenza, anche all’Authority che adesso potrebbe vigilare sull’operato del Comune di Trapani quale gestore idrico.
Era alla guida di un‘imbarcazione che aveva portato dalla Tunisia numerosi migranti, il presunto scafista…
Terza edizione del #trapanisìgierre in onda su Radio Cuore e su Radio Fantastica alle 12.30…
Obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria per un 33enne pregiudicato di Mazara…
Seconda edizione del #trapanisìgierre in onda su Radio Cuore e su Radio Fantastica alle 11.30…
Domenica l'adesione al Manifesto Italia Gentile
Il Comitato dei genitori si dice molto preoccupato: già la settimana scorsa un caso simile…