Coronavirus, rientrati gli Italiani da Wuhan: tra loro una castelvetranese e un sanvitese

Sono arrivati stamane all’aeroporto di Pratica di Mare, 56 dei 57 italiani provenienti da Wuhan, la città dove è scoppiata l’epidemia di corona virus. A bordo del Boeing 767 dell’Aeronautica Militare atterrato alle 10 c’erano anche una studentessa di Castelvetrano e un giovane di San Vito Lo Capo.
Il gruppo sarebbe dovuto essere composto da 57 persone ma un giovane di 17 anni è dovuto rimanere in Cina, come da protocollo delle autorità locali, perché ha la febbre. Gli altri “stanno tutti bene”, ha detto Stefano Verrecchia, responsabile dell’Unità di crisi della Farnesina. Dopo i controlli iniziali i nostri connazionali sono stati trasferiti alla volta della “Cecchignola” dove resteranno in quarantena per due settimane.

“Stiamo bene, il volo è stato comodo ed è durato 13 ore. Ho viaggiato meglio che in qualsiasi classe economy degli aerei di linea. Non possiamo dire di essere al settimo cielo, perché hai sempre il timore di poter aver contratto il virus. Ma siamo felici”, ha detto uno dei 56 italiani atterrati a Pratica di Mare. “Ieri mattina – ha proseguito il giovane – dall’hotel di Wuahn sono venuti a prenderci con il pullmino. L’autista aveva l’autorizzazione per superare i blocchi della polizia cinese e entrare nella zona protetta. Ci ha portato all’aeroporto, lì abbiamo trovato altri tre pullman di italiani. Un operatore ci ha radunato e ci ha dato le direttive per il check in, l’imbarco dei bagagli e il controllo passaporti. A quel punto hanno misurato a tutti la temperatura per tre volte. Allo studente di 17 anni, rimasto lì, hanno rilevato la febbre al primo controllo. Aveva 37.7”.

“Gli Italiani dovevano essere in realtà 80 ma poco più di 20 hanno deciso di restare in Cina – ha aggiunto il responsabile dell’Unità di crisi della Farnesina – . Organizzare tutto è stato complesso, anche perché non tutti i nostri connazionali erano in città ma tutto è andato per il meglio”. Per Verrecchia “non è possibile fare una stima di quanti Italiani potrebbero voler tornare dalla Cina”. Si tratta in molti casi di “turisti, per lo più presenti in zone lontane dalla regione di Wuhan”, quella più direttamente interessata dalla diffusione del coronavirus.

Ancora in fase di stallo, invece, la situazione di due studentesse, una di Alcamo e una di Castellammare del Golfo – che vivono in altre zone della Cina. I familiari avevano provato a farle rientrare in Italia con voli di linea ma il governo italiano ha deciso il blocco dei collegamenti aerei.