Incontro alla Prefettura di Trapani, stamattina, alla presenza del prefetto Tommaso Ricciardi, del questore, dei comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e di tutti i sindaci della provincia di Trapani, con l’obiettivo di coordinare le misure da adottare per il contenimento e gestione dell’emergenza da Covid-19 (coronavirus).
Era presente alla riunione anche il direttore dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Fabio Damiani: «Tutte le strutture sanitarie della provincia di Trapani – ha detto – sono pronte in caso di emergenza ma, al momento, non sono presenti né focolai né altre situazioni da attenzionare».
Ecco l’intervista che ci ha rilasciato
Successivamente alla riunione in Prefettura il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida ha incontrato tutte le forze politiche cittadine, i sindacati, le organizzazioni datoriali e i rappresentanti della Sanità per fare il punto della situazione. Ecco l’intervista:
A Marsala, il vice sindaco Agostino Licari ribadisce le linee guida promulgate dal sindaco Di Girolamo. Ecco l’intervista al termine della riunione in Prefettura
Nella riunione è stato confermato che le scuole di ogni ordine e grado rimarranno regolarmente aperte.
«Ho appena comunicato a ciascun dirigente scolastico che a scopo precauzionale è opportuno intensificare le operazioni giornaliere di pulizia dei locali scolastici – afferma la sindaca di Erice Daniela Toscano – utilizzando prodotti igienizzanti. Al momento non sono previste ulteriori misure straordinarie. È stato, inoltre, disposto di intensificare le operazioni giornaliere di pulizia dei locali comunali utilizzando prodotti igienizzanti, soprattutto nei casi in cui è prevista una maggiore affluenza di pubblico, oltre alla sanificazione degli scuolabus comunali».
«Invito i cittadini di Campobello di Mazara al senso di responsabilità – ha dichiarato il sindaco Castiglione – e chiedo a coloro che in questi giorni stanno rientrando dalle regioni del Nord interessate dall’espansione epidemica o da altre aree già definite a rischio di comunicare tale circostanza alle autorità sanitarie locali o ai medici di base, in modo da valutare tempestivamente misure di quarantena attiva volontaria nella propria abitazione anche in assenza di sintomi. Stessa cosa vale per i dipendenti pubblici e per quanti operano nelle amministrazioni pubbliche e che provengono dalle zone colpite o che abbiano avuto contatti con persone provenienti da quelle aree, i quali, come previsto dalle direttive ministeriali, sono tenuti a comunicarlo alle autorità sanitarie locali o ai medici di base».
Ricordiamo ai nostri lettori che, in caso di sintomi sospetti, NON bisogna recarsi al Pronto Soccorso, ma contattare i numeri 800458787 (numero verde Regione Siciliana), il 112, il 1500 e i medici o i pediatri di famiglia.
Nel caso di cittadini provenienti da comuni o Regioni inclusi nella zona gialla o rossa, questi sono tenuti a mettersi immediatamente in contatto telefonico con il medico di base o con l’Ufficio d’Igiene e ad effettuare un precauzionale isolamento volontario nella propria abitazione per 14 giorni.
Per i lavoratori il medico di base potrà rilasciare idoneo certificato secondo le direttive impartite dall’ASP e che nel corso della riunione in Prefettura sono state preannunziate dal direttore Damiani.
QUI potete leggere l’ordinanza emanata oggi dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.