Il numero verde 800.458.787 – attivato la scorsa settimana dal governo regionale siciliano per fornire informazioni sull’emergenza coronavirus – è stato potenziato con ulteriori 28 linee telefoniche a cui rispondono medici e volontari della Protezione civile.
Saranno configurati anche alcuni messaggi automatici che permetteranno di fornire risposte immediate alle domande più frequenti, rendendo disponibili così gli operatori per le richieste che necessitano approfondimenti particolari.
«Rendiamo ancora più efficiente – sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – un servizio che, in questi giorni, ha molto supportato la richiesta di aiuto e chiarimenti formulata dalla popolazione, non solo siciliana. Sono state oltre quattromila, in meno di una settimana dalla sua istituzione le telefonate ricevute».
Le domande che giungono alla Sala operativa, che opera dagli uffici del Dipartimento di Protezione civile regionale, sono tra le più svariate: dalle richieste degli amministratori locali e dei dirigenti scolastici sulle attività amministrative da porre in essere, alle modalità attraverso cui operare la sanificazione di scuole e uffici, alla certificazione sanitaria per i casi di quarantena. Molti anche i quesiti sullo stato di salute o l’obbligo di autodenuncia per quanti sono giunti in Sicilia. Tra le domande più attuali quelle sull’obbligo di comunicazione all’Asp previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri dello scorso 1 marzo.
«Le telefonate ricevute – sottolinea il capo della Protezione civile Calogero Foti – hanno raggiunto anche picchi di 150 all’ora per ciascun operatore, con una richiesta di qualificazione e competenze che vanno anche oltre le funzioni ordinariamente svolte dal servizio. Per non intasare le linee è utile sottolineare che l’obbligo di comunicazione al sistema sanitario riguarda, esclusivamente, coloro che provengono dalle zone a rischio attualmente individuate in Cina, Giappone, Corea del Sud e Iran. O da uno dei Comuni italiani indicati nel decreto ministeriale: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini (per la Lombardia) e Vò Euganeo (in Veneto).
Tutti i viaggiatori devono tenere un comportamento responsabile e, se possibile, mantenere una quarantena volontaria per ridurre ogni possibile rischio di propagazione del virus. Per contribuire al monitoraggio della situazione complessiva risulta utile che chi arriva nel territorio siciliano compili la scheda predisposta dall’Assessorato alla Salute e disponibile sul sito www.costruiresalute.it.