Prosegue l’impegno dei bersaglieri del 6° Reggimento di Trapani nelle attività di controllo sul territorio per il rispetto delle disposizioni a contrasto dell’epidemia di coronavirus.
I fanti piumati della caserma “Giannettino”, dopo essere stati impiegati nella sorveglianza presso il centro di accoglienza straordinario “Villa Sant’Andrea” di Valderice, in concomitanza con la presenza di un gruppo di migranti tunisini posti in quarantena nella struttura, sono da stamane operativi a Trapani e a Salemi.
Nel capoluogo le pattuglie affiancano le forze dell’ordine nei controlli nei pressi dei supermercati per evitare eventuali assembramenti non consentiti o problematiche di ordine pubblico – come è avvenuto a Palermo la scorsa settimana – mentre a Salemi i bersaglieri presidiano uno dei varchi di accesso alla cittadina che, come è noto, è stata dichiarata “zona rossa” dopo la scoperta di un focolaio di coronavirus.
I militari impiegati sono, in totale, circa una settantina: si tratta del contingente già utilizzato nell’attività “Strade Sicure” che è stato riarticolato per questi impieghi mirati alla tutela della collettività in una situazione di emergenza, come è l’epidemia di Covid19, che richiede ai cittadini il massimo senso di responsabilità per essere superata.
Nelle scorse settimane il ministro della Difesa Lorenzo Guerini aveva dato “piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in Strade Sicure per la gestione dell’emergenza coronavirus” affermando che “le Forze Armate sono pronte a fare la loro parte sia sul fronte sanitario sia he nel controllo del territorio”.
Dove e come schierare l’Esercito lo decidono i prefetti perché, lo ha ribadito la titolare del Viminale Luciana Lamorgese, “bisogna fare fronte a tutte le esigenze”. Al momento viene utilizzato il contingente già in strada di 7.300 uomini ma, se non dovessero bastare, ci sono a disposizione almeno altri 13.000 soldati.
Nelle ultime ore l’Esercito è sceso in campo – dal Nord al Sud – anche per la distribuzione di aiuti nei comuni mettendo a disposizione, del commissario Arcuri e della Protezione Civile, personale, elicotteri, mezzi terrestri e infrastrutture. In particolare, spiega una nota, “sono state individuate alcune infrastrutture utili per lo stoccaggio e la successiva distribuzione nelle regioni del Sud di materiali necessari alla lotta al Covid-19 e precisamente nelle città di Palermo, Bari, Lamezia Terme e Cagliari, lungo le principali vie stradali e nelle vicinanze di porti e aeroporti con valore strategico per la ricezione e l’invio dei dispositivi sanitari. L’Esercito, inoltre, ha già predisposto un piano di trasporto aereo e terrestre da integrare alle esigenze della Protezione Civile per accelerare su tutte le aree del Paese la distribuzione dei materiali acquisiti e stoccati.”
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